Cultura

La Lucia di Lammermoor non va in scena: il Coronavirus fa saltare la Prima della Scala

Il cda del Teatro lirico meneghino: "Nell’attuale quadro epidemiologico e normativo non sussistono le condizioni per provare e realizzare una produzione aperta al pubblico e del livello e con le caratteristiche richieste per un’inaugurazione di Stagione"

di F. Q.

Niente da fare. Il consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala ha rinviato la messa in scena della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti che avrebbe dovuto aprire la stagione con la tradizionale prima del 7 dicembre. Il cda del Teatro meneghino ha infatti preso atto che “nell’attuale quadro epidemiologico e normativo non sussistono le condizioni per provare e realizzare una produzione aperta al pubblico e del livello e con le caratteristiche richieste per un’inaugurazione di Stagione”, si legge in una nota.

Le rappresentazioni previste per il 7 dicembre e per i giorni seguenti sono quindi rinviate, spiega ancora la nota. Aggiungendo che “è stato richiesto al Sovrintendente e Direttore Artistico Dominique Meyer di approfondire la sua proposta per una soluzione alternativa di alta qualità per la serata del 7 dicembre”. Non ritenendo di poter avere pubblico in Teatro “si cercherà una formula per raggiungere una platea la più ampia possibile”.

Un evento praticamente senza precedenti eccetto che per il triennio seguito ai bombardamenti che distrussero La Scala nell’agosto del 1943 e i tre anni (2001-2004) del recente restauro durante i quali la città è rimasta orfana del suo Teatro e le rappresentazioni si sono spostate nel periferico e discusso Teatro degli Arcimboldi. Del resto, al di là delle incognite sulle normative anti covid, va ricordato che lo spettacolo scelto per la prima rappresentazione della stagione richiede un coro e in questo momento quello scaligero è particolarmente colpito dal virus. Nei giorni scorsi sono infatti emersi 18 positività tra i membri del coro oltre a quelle di 9 professori d’orchestra. Quest’ultima è in quarantena dal 28 di ottobre.

Secondo quanto riferisce l’Agi, tra giovedì 5 e venerdì 6 ci sarà un incontro tra la dirigenza del teatro e i lavoratori per valutare un’altra iniziativa musicale per celebrare comunque il giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano e l’inizio della stagione lirica.

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