“Cinque ore con la mascherina a scuola i bambini non li tieni”. Sono le parole del professor Massimo Galli, primario dell’ospedale Sacco di Milano, il 24 agosto scorso. Galli non ha mai cambiato la sua opinione in questi mesi. Eppure non è stato ascoltato. Da giovedì i bambini dai sei anni fino ai tredici dovranno indossare sempre la mascherina. La decisione è stata presa dal governo guardando agli altri Paesi europei.

Ancora una volta una scelta presa dalla politica senza fare i conti con la realtà, con la quotidianità della vita in classe. Il premier Giuseppe Conte è mai stato per sei ore in una classe prima delle elementari? Il ministro della Salute Roberto Speranza ha mai provato a fare una lezione ascoltando a mala pena dei bambini con indosso una mascherina?

A scuola i nostri bambini ci stanno non per cinque ore come ha detto Galli ma per sei ore minimo. Chi sceglie di mangiare con i compagni passa dalle sei alle otto ore in aula. Come si può pensare di imporre il dispositivo di protezione individuale in maniera perenne a dei bambini che hanno abbandonato da qualche mese la scuola dell’infanzia?

Ma davvero pensate che i bambini di otto, nove anni la indossino sempre durante l’intervallo? Vogliamo contare quante volte un maestro in una giornata ripete “Indossate la mascherina”? E in palestra ci dovrà pure essere la mascherina, impregnata di sudore?

A noi maestri a questo punto altro non toccherà che passare la giornata a fare i guardiani della mascherina: “Mettila”; “Indossala bene”; “Non farla cadere”; “Tienila sul naso”; “Tienila sulla bocca”; “Non si può più mettere sotto il mento”; “Non lasciarla sul banco”; “Parla con la mascherina”; “Toglila solo per mangiare”; “Non pasticciarla con il pennarello”; “Indossa quella nuova” e via dicendo.

Non sono uno scienziato. Non voglio mettere in dubbio il parere di chi l’ha imposta se arriva da medici. Ma da maestro non posso scordare che a scuola si deve poter star bene, ci dev’essere benessere. La mascherina non aiuterà, soprattutto i più piccoli. Ma voglio sperare di essere smentito. Speriamo che da giovedì i nostri bambini siano tutti diligenti e solerti nel non dimenticare mai la mascherina sul naso. Ecco la nuova scuola: la didattica mascherata e il maestro sceriffo.

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