La Camera dei deputati ha approvato, con voto a scrutinio segreto (richiesto da Fratelli d’Italia) il disegno di legge Zan per il contrasto alla violenza e la discriminazione per motivi legati alla omotransfobia, alla misoginia e alla disabilità. Il provvedimento, passato con 265 sì, 193 no e un astenuto, dovrà ora essere approvato dal Senato, in seconda lettura.
Se durante l’esame del testo il centrodestra – con poche eccezioni – ha più volte cercato di affossare il provvedimento, tra ostruzionismo, voti segreti, tentativi di far mancare il numero legale, dichiarazioni surreali, anche nel giorno dell’approvazione non sono mancate le polemiche. Così come la bagarre in Aula, dopo l’intervento del leghista Roberto Turri, al termine del quale i parlamentari del Carroccio hanno cominciato a urlare in coro ‘Libertà, libertà‘, con tanto di cartelli e bavagli.
In dissenso dal centrodestra e dal proprio partito, hanno invece votato a favore dentro Forza Italia le deputate azzurre Giusi Bartolozzi, Renata Poverini, Stefania Prestigiacomo e i colleghi Elio Vito e Matteo Perego, tra gli applausi della maggioranza. “Quando vinceremo le elezioni sarà la prima legge che abrogheremo”, ha replicato invece Edmondo Cirielli (Fdi), tra le proteste del centrodestra contro il provvedimento. Più volte il presidente della Camera Roberto Fico è dovuto intervenire per richiamare i deputati del centrodestra. Alla fine, approvato il testo, la maggioranza ha esultato con un lungo applauso, in attesa che il provvedimento venga ora esaminato dall’aula di Palazzo Madama.