Ha vegliato per 40 giorni il cadavere della figlia, presunta suicida, nascosto nella vasca di casa. A Imola, nel bolognese, un uomo di 77 anni è stato denunciato per occultamento di cadavere. Ieri i carabinieri sono stati contattati da un cugino dell’uomo, che ha raccontato quanto il parente gli aveva confidato: dopo la morte della figlia, aveva continuato a vivere nella stessa casa in via Antonio Banfi con il cadavere nascosto in bagno, sigillato all’interno di telone di plastica in una stanza arieggiata dalla finestra aperta e da un ventilatore. L’anziano genitore accudiva la figlia da solo dopo la morte della moglie, scomparsa 13 anni fa. Quando i carabinieri sono andati a controllare, hanno trovato il cadavere della donna, 42 anni, in avanzato stato di decomposizione.
Stando ai primi accertamenti svolti dai militari, coordinati dalla Procura di Bologna, la donna si sarebbe tolta la vita a causa di una situazione di gravissimo disagio sociale e il padre 77enne ne avrebbe occultato il cadavere, perché non riusciva ad accettare di perderla per sempre, considerato che l’andava a trovare ogni giorno per tenerla pulita. Sul posto sono intervenuti anche il medico legale e i militari della Sezione investigazioni scientifiche. La salma è a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’appartamento è stato invece sequestrato che continueranno a indagare per chiarire la vicenda. L’esame esterno del corpo non ha permesso di stabilire le cause del decesso e a far ipotizzare un suicidio sono solo le dichiarazioni del padre. Gli investigatori che lo hanno sentito insieme al magistrato spiegano tuttavia di ritenere attendibile la versione dell’uomo, apparso sconvolto. È stata comunque disposta un’autopsia per fare chiarezza su tempi e cause della morte della 42enne, che soffriva di problemi psichici.
(immagine d’archivio)