L’inchiesta della procura di Bergamo prosegue. Dopo le iscrizioni nel registro degli indagati di alcuni giorni fa continuano le audizioni di testimoni. È servita per ricostruire la situazione dei piani pandemici nazionali e regionali quella di Ranieri Guerra, direttore vicario dell’Oms e membro del Cts. Cuore dell’indagine la gestione dell’emergenza Covid sul territorio che è stato più colpito dalla prima ondata della pandemia da fine febbraio in avanti.

Da quanto si è saputo, questa ed altre testimonianze, già messe a verbale o che verranno raccolte pure nei prossimi giorni, saranno utili ad inquirenti ed investigatori per fare chiarezza su quelli che erano i piani pandemici prima dell’esplosione dell’epidemia, su come si siano evoluti nel tempo e per contestualizzare, dunque, le conoscenze che gli operatori sanitari avevano a disposizione. E la deposizione di Guerra, col verbale che è stato secretato, sarebbe servita proprio a questo. Tutti elementi che, poi, gli inquirenti potranno mettere a confronto con la consulenza affidata ad Andrea Crisanti, direttore del laboratorio di Microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera di Padova, e che sarà depositata entro marzo.

Il ‘Comitato Noi denunceremo’, che moltissimi esposti di familiari di vittime del Covid ha depositato ai pm di Bergamo, aveva denunciato anche nelle scorse settimane che un rapporto pubblicato sul sito dell’Oms il 13 maggio era stato poi rimosso dallo stesso sito un giorno dopo. Un documento che, secondo il comitato, evidenziava le criticità emerse nella gestione dell’epidemia e il fatto che l’Italia non aveva aggiornato “il proprio piano pandemico nazionale” dal 2006.

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