Quanto successo ha scatenato le proteste degli animalisti, tanto che la struttura è stata costretta a chiarire l'accaduto. "Per evitare un'ulteriore escalation, i due scimpanzé maschi sono stati uccisi – hanno comunicato i responsabili della struttura in una nota – . Siamo profondamente dispiaciuti di questo evento. Gli animali stavano dimostrando un comportamento dominante"
Volevano provare cosa significa veramente la parola libertà e, invece, sono stati brutalmente uccisi a colpi di pistola. È quanto successo a due scimpanzé dello zoo di DierenPark ad Amersfoort, in Olanda: i due animali erano “colpevoli” solo di aver approfittato della porta delle loro gabbie lasciata aperta ma sono stati uccisi dai guardiani della struttura.
I due esemplari, entrambi maschi, erano riusciti ad allontanarsi dalle loro gabbie intorno alle 10.30 di mercoledì mattina, grazie al fatto che uno degli addetti dello zoo non aveva chiuso bene a chiave la porta del loro recinto. Subito era scattato l’allarme e la struttura era stata evacuata per motivi di sicurezza. Le ricerche dei due “fuggitivi” non sono durate molto: una volta individuati però, i responsabili dello zoo hanno deciso di sparargli e ucciderli, anziché limitarsi a sedarli e ricondurli in gabbia.
Quanto successo ha scatenato le proteste degli animalisti, tanto che la struttura è stata costretta a chiarire l’accaduto. “Per evitare un’ulteriore escalation, i due scimpanzé maschi sono stati uccisi – hanno comunicato i responsabili della struttura in una nota – . Siamo profondamente dispiaciuti di questo evento. Gli animali stavano dimostrando un comportamento dominante… che avrebbe potuto portare a una situazione pericolosa – hanno aggiunto – . Questa è una giornata nera per lo zoo e ci rammarichiamo profondamente dell’accaduto”.
Una portavoce dello zoo ha poi spiegato al sito DutchNews.nl che ci vogliono dai 10 ai 15 minuti perché un dardo tranquillante abbia un effetto su uno scimpanzé: “Si muovono molto rapidamente e in quel lasso di tempo si potrebbero spostare facilmente all’interno o all’esterno dello zoo. Avremmo potuto avere una situazione disastrosa, da qui la decisione di non sedarli”.