La nuova generazione di console si appresta ad arrivare sul mercato nel corso delle prossime due settimane, rispettando le previsioni iniziali, nonostante le difficoltà di quest’anno. La prima, o meglio le prime ad arrivare fra le mani dei giocatori, il 10 novembre, saranno le due proposte di Microsoft, da una parte la Xbox Series X che in termini di potenza bruta ha preso lo scettro di console più potente della generazione, dall’altra la Xbox Series S, una console che rinuncia a parte della potenza della sorella maggiore per posizionarsi come alternativa più economica per chi vuole godere delle novità offerte dalla “next-gen” rinunciando al 4k. Nel corso delle ultime settimane abbiamo avuto modo di mettere le mani e provare la più potente delle due.

Design
Per la sua ammiraglia Microsoft decide di rimescolare un po’ le carte in tavola sul versante del design, abbandonando le proporzioni da “videoregistratore” della precedente generazione, presentando un monolitico parallelepipedo a base quadra, riuscendo però nella sua spigolosità e pulizia a mantenere un family feeling con lo stile di Xbox One S ed Xbox One X.

Un design quello della console più potente dell’azienda americana che non è pensato unicamente per permetterle di inserirsi elegantemente anche in un salotto moderno, non prendendosi dunque più attenzioni di quelle che gli son dovute, ma che è anche funzionale a permettere un buon raffreddamento dei componenti interni mantenendo un livello di rumorosità impercettibile: le due facce si presentano come una griglia con ampie aperture circolari, vedendo le aperture inferiori fungere da ingresso per l’aria che viene aspirata attraverso i componenti ed espulsa attraverso le aperture superiori dall’ampia e silenziosa ventola posizionata appena al di sotto di quest’ultime.

Controller
Per quanto riguarda il controller – o joypad se preferite – per la nuova Xbox Microsoft ha puntato ad un’evoluzione di quello già visto, ed apprezzato, sulla One, apportando minimi cambiamenti nella forma e nel design, al contempo cercando di migliorare quegli aspetti su cui gli appassionati erano critici: la novità sicuramente più vistosa è l’aggiunta del pulsante “share, dedicato alle funzionalità di cattura di screenshot o video e relativa condivisione, che permette ai giocatori di non dover più utilizzare lo scomodo sistema che si rendeva necessario con il controller precedente (accedere al menù della console con il tasto Xbox, per poi doverne premere un altro per catturare l’immagine o far partire la registrazione); per migliorare la presa del joypad, Microsoft ha optato per aggiungere una trama con un rilievo più marcato nella parte posteriore delle impugnature, così come ha abbandonato la finitura lucida dei pulsanti superiori e dei grilletti per passare anche qui ad una copertura che assicuri al giocatore un migliore grip. Utili anche altre due novità, la prima l’adozione di un d-pad circolare – come quello dei controller Elite – e non più a semplice croce, la seconda l’adozione di una porta USB-C invece della ormai “vecchia” microUSB, invariato invece l’utilizzo di batterie removibili (di base due normali AA, ma sul mercato come per il controller della One si troveranno battery pack ricaricabili).

Il non aver stravolto il controller offre ai possessori delle precedenti console di Microsoft un interessante vantaggio: sia Series X che Series S offrono piena compatibilità con i controller che funzionavano con le Xbox One, rendendo dunque non necessario acquistare un secondo controller nuovo per giocare ai multiplayer in locale e non rendendo obsoleti eventuali joypad, inclusi quelli di fascia superiore, che si erano acquistati in passato.

Giochi e retro compatibilità
Volendo trovare a tutti i costi una pecca da parte di Microsoft nel lancio della nuova Xbox Series X – ed è forse uno dei pochi argomenti su cui i detrattori, aka fan della console concorrente, non hanno tutti i torti- è l’assenza di un nuovo titolo dedicato al lancio sviluppato dai propri studi. Nella sua scaletta l’azienda di Seattle in realtà ne aveva previsto uno, Halo Infinite, ma, come successo con tanti altri videogiochi quest’anno, i ritardi nello sviluppo causati dalla pandemia (insieme ai feedback non propriamente entusiasti quando fu mostrato per la prima volta a luglio) hanno obbligato una posticipazione della data di lancio.

Ciò però non vuol dire che la Xbox Series X non avrà alcun gioco disponibile al lancio, tutt’altro: lo stesso giorno dell’uscita della console arriveranno sul mercato Assassin’s Creed Valhalla, ultimo capitolo della celebre saga di Ubisoft, e Yakuza: Like a Dragon, entrambi già ottimizzati per sfruttare la potenza della nuova macchina di Microsoft, cosi come i titoli usciti nelle ultime settimane, vedasi Watch Dogs: Legion e Dirt5 che una volta installati sulla nuova console sfrutteranno la funzionalità di smart delivery per scaricare la versione adatta.

Ad ampliare ulteriormente la libreria di titoli disponibili, fin da subito Xbox Series X ed Xbox Series S offriranno la retro compatibilità con tutti i titoli usciti per Xbox One (ad esclusione di quelli che richiedono il kinect) e con i giochi usciti per Xbox 360 ed Xbox che erano stati già resi compatibili con la One, sia in versione fisica che digitale. Mentre la gran parte dei giochi sfrutterà “semplicemente” le funzionalità di upscaling della risoluzione e di auto-hdr per veder migliorato il proprio aspetto, alcuni dei giochi più recenti degli studi di Microsoft, come Gears 5, Forza Horizon 4 e Sea of Thieves, riceveranno invece dei veri e propri update che, sfruttando i meccanismi di Smart Delivery, offriranno asset grafici ottimizzati per sfruttare la potenza della Series X.

Parlando di giochi per le console Microsoft non si può omettere di citare l’Xbox Game Pass, il servizio in abbonamento (9,99€/mese il base, 12,99€/mese l’ultimate) che darà anche ai possessori di Xbox Series X ed S l’accesso ad un’ampia libreria di giochi (oltre 250) tra cui i più recenti (ed i futuri dal day-one) giochi degli Xbox Studios e, a partire da questo mese, una selezione di titoli di Electronic Arts.

Prestazioni
Una delle premesse fondamentali di una nuova generazione di console è un ampio miglioramento delle performance e, per quello che abbiam potuto vedere fin’ora nel corso della nostra prova, l’Xbox Series X risponde perfettamente a questo requisito.

La prima cosa che salta indubbiamente all’occhio, sia provando titoli ottimizzati per la Series X (come Forza Horizon4 e Sea of Thieves), sia con titoli disponibili solo nella versione per la One/One X, è la rapidità dei caricamenti dei giochi alla loro apertura e nel cambio di livello/mappa, mettendo in mostra i vantaggi ottenuti dall’utilizzo di SSD NVMe rispetto ai dischi meccanici presenti nelle console di scorsa generazione.

Forza Motorsport 7, ad esempio, ha sempre sofferto su console di lunghi tempi di caricamento dei circuiti soprattutto con tante auto in pista, andando tranquillamente anche oltre il minuto, mentre su Series X il caricamento avviene in pochissimi secondi, anche in gare “affollate”, nonostante il gioco sia nella versione per Xbox One X. Abbiamo cronometrato il caricamento del circuito di Dubai con una singola auto in pista, quindi un carico leggero, sia su Xbox Series X sia sull’ammiraglia della precedente generazione, la One X, i risultati? Circa 20 secondi il tempo necessario della One X, 2-3 secondi sulla nuova Series X

Approfittando del GamePass abbiamo provato Ace Combat 7: Skies Unknown, trovando tempi di caricamento ridotti davvero al minimo (abbiamo avuto l’impressione che i 3-4 secondi necessari fossero più dovuti al completamento dell’animazione della loading screen che al caricamento del livello), simile il risultato con Doom Eternal e Sea of Thieves.

Ovviamente i miglioramenti rispetto alla passata generazione non si fermano ai tempi di caricamento, ma la maggior potenza offerta dalla CPU e dalla GPU presente nel SoC che AMD ha realizzato con Microsoft per la Series X permette di ottenere una migliore fluidità, e dunque framerate più alti, in 4k, oltre che una resa grafica di livello superiore nei titoli che offrono una versione sviluppata per la nuova console, e Forza Horizon 4 ne è un esempio lampante.

Se ritenevate che le campagne britanniche facessero la loro figura su Xbox One S e One X, la versione ottimizzata di FH4 per Series X è pronta ad impressionarvi nuovamente: colori più vivi, migliore definizione di auto e paesaggi, così come migliori ombre e riflessi, con una qualità pari a quella che offerta dai settaggi Ultra in 4k su PC da gioco di fascia alta, il tutto in modo perfettamente fluido e senza tentennamenti (dovrebbe aggirarsi sui 60 frame al secondo). Dopo aver provato il gioco di Playground Games sulla nuova console, rigiocandoci su One X diventa impossibile non notare la differenza di framerate (di base sui 30fps se si gioca in 4k) e gli ulteriori cali quando si superano i 300Km/h.

Visti i risultati fin qui osservati, non vediamo l’ora di poterla mettere alla prova con titoli pensati e sviluppati per sfruttare a pieno la potenza grafica a sua disposizione ed il supporto a tecnologie più recenti come il ray tracing.

Configurazione e Dashboard
La confezione dell’Xbox Series X contiene tutto quello che serve per poter partire subito ad usare la console, dal cavetto di alimentazione al cavetto HDMI2.1 (necessario per sfruttarla al massimo sulle TV di ultima generazione), così come le 2 pile stilo per il controller. Una volta collegata alla TV ed all’alimentazione, il processo di configurazione è molto semplice, e si può fare sfruttando il proprio smartphone (previa installazione dell’app Xbox), vedendo come unico requisito la registrazione di un account Microsoft se non se ne ha già uno (è il medesimo richiesto su Windows 10 per usare lo store), dopodiché prima di essere “pronti” potrebbe essere necessario qualche ulteriore minuto (a seconda della velocità della connessione a disposizione) qualora ci fossero aggiornamenti software da scaricare ed installare.

Il software della console si presenta con un’interfaccia identica a quella già disponibile su Xbox One, evitando a coloro che effettuano l’upgrade la necessità di “riambientarsi”, con una home divisa in pannelli (personalizzabili) con in alto l’elenco dei giochi ed app utilizzate più recentemente, mentre navigando con i pulsanti dorsali del controller sarà possibile accedere alle schede riservate alle funzionalità social ed allo store.

Conclusioni
Con Xbox Series X, a nostro parere, Microsoft si presenta ai nastri di partenza della nuova generazione con un prodotto molto forte, riuscendo soprattutto ad evitare i grossi errori di comunicazione che 7 anni fa diedero la zappa sui piedi alla One e sfruttando a proprio vantaggio le critiche e gli sfottò dei detrattori, ad esempio dopo mesi di ironie che associavano il design della console a quello di un frigorifero, l’azienda di Seattle le scorse settimane ha consegnato a vari influencer dei veri frigoriferi che ne ricalcano le forme, guadagnandone in ulteriore visibilità.

Per scoprire se sarà in grado di imporsi nello scontro con la PlayStation 5 è ancora presto, da una parte la concorrenza giapponese si affaccia alla nuova generazione da una posizione di vantaggio, grazie al maggior volume di vendità ottenuto negli ultimi 7 anni da PS4 ed all’essere riuscita a fidelizzare i propri clienti con delle ottime esclusive, dall’altra anche la lineup di giochi degli Xbox Studios annunciati ed attesi per i prossimi mesi su Xbox Series X è di primo livello, vedasi il già citato Halo Infinite, Senua’s Saga: Hellblade II, il nuovo Forza Motorsport, Avowed e Fable 4, senza dimenticare che la maggior potenza della console potrebbe metterla in una posizione di vantaggio per i giochi di terze parti se sfruttata a pieno.

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