Attenzione, attenzione! Si aggira per il web ed in particolare sui social network il Guru Economicus, uno strano animale che si spaccia per esperto e competente consulente finanziario (ex promotore finanziario). Tono saccente, linguaggio ricco di tecnicismi, invasato e pieno di deliri di onnipotenza, il Guru Economicus adotta una comunicazione social per niente educativa per quello che dovrebbe essere il suo pubblico di riferimento, il risparmiatore italiano, che, come sappiamo, ha una cultura finanziaria media tra le più basse del mondo occidentale. Una comunicazione comparativamente screditante e sistematicamente poco propositiva.

Ti dice che:
– le banche adottano politiche commerciali aggressive e mai orientate al profitto del cliente. Perché i clienti delle banche dovrebbero portare i risparmi a lui che, invece, è serio, equilibrato ed etico;
– il sistema bancario vivrà nei prossimi mesi una crisi ancora più grave di quella post 2008. Perché i clienti delle banche si spaventino e trasferiscano i risparmi nella società di investimento dove lui lavora;
– anche l’investimento in titoli di Stato è rischioso. Perché quei risparmi è meglio investirli nei prodotti che lui ti suggerisce;

– l’investimento immobiliare non è più conveniente. Perché se i clienti acquistano immobili, devono necessariamente prendere i soldi dalle masse gestite da lui;
– occorre pensare a costruire una pensione non basandosi solo sul contributo dello Stato. Perché lui vende prevalentemente prodotti previdenziali;
– non occorre tenere i soldi sui conti correnti. Perché non fanno guadagnare nulla a lui;
– i giornalisti che si occupano di economia & finanza non capiscono nulla. Perché qualche volta scrivono o dicono qualcosa di diverso rispetto a quanto da lui sostenuto.

In sintesi, il suo messaggio è subdolo: “Caro potenziale risparmiatore, che mi segui sui social non prendere alcuna iniziativa di investimento, non ascoltare nessuno, perché, come diceva il glorioso Bartali, ‘è tutto sbagliato, è tutto da rifare’. Solo io, solo il tuo Guru Economicus, posso condurti dalle tenebre alla luce”.

Il Guru Economicus presenta, inoltre, una altra caratterizzazione.
Ha un profilo social (soprattutto Facebook) idealtipico: manda continuamente messaggi indiretti a qualcuno. Lancia frecciate, usa i social per criticare sistematicamente qualcosa o qualcuno. Magari lo fa senza un obiettivo preciso, lo fa solo per difendere il proprio ego smisurato.

Nei casi estremi lo fa perché ha perso qualche cliente importante, perché invidia la posizione dei suoi colleghi che, con un approccio meno borioso, gestiscono un portafoglio clienti con masse (risparmi) maggiori del suo. In sintesi perché vive uno status sociale disagiato. Ecco, in questi casi i social network hanno una funzione catartica, quasi uno sfogatoio: purifica dai miasmi interiori, libera lo spirito dalle negatività accumulate nel tempo.

Poi si scopre che questa strategia di comunicazione ha un solo obiettivo: confondere il suo cliente, quello che gli procura il reddito. Perché il Guru Economicus, lavoratore autonomo che versa i contributi previdenziali all’Enasarco (Ente nazionale di assistenza per gli agenti e i rappresentanti di commercio), guadagna solo sul venduto al cliente.

Lo scopo è quello di non fargli capire che lui agisce in palese conflitto di interesse. Cioè non suggerisce l’operazione migliore per chi investe, ma quella più conveniente per il suo tornaconto (cioè quella che rende di più in termini di commissioni).

Attenzione, attenzione! Siamo riusciti ad avere una copia del portafoglio clienti di un esemplare di Guru Economicus e dalla analisi della composizione dello stesso emerge che, su un totale di risparmi di circa 35 milioni di euro, oltre il 50% è formato da prodotti assicurativi (unit linked e prodotti previdenziali) i cui caricamenti (commissioni) sono, da sempre, tra i più alti del catalogo!!!! Io dal Guru Economicus non mi farei consigliare e non comprerei nulla di ciò che lui mi proporrebbe. Il Guru Economicus è riconoscibilissimo e non è credibile. Stategli alla larga.

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