Il presidente eletto nominerà lunedì "un gruppo di importanti scienziati ed esperti come consulenti per la transizione per convertire il piano Biden-Harris contro il Covid in un progetto d’azione che inizierà il 20 gennaio 2021”. Alla fine del discorso alla nazione ha citato un salmo dicendo di sperare che "possa dare un po' di conforto alle oltre 230mila famiglie che hanno perso una persona cara a causa di questo terribile virus"
“Il nostro lavoro inizia con il controllo del Covid“. Nel primo discorso alla nazione da presidente eletto, Joe Biden ha anticipato che lunedì nominerà “un gruppo di importanti scienziati ed esperti come consulenti per la transizione per convertire il piano Biden-Harris contro il Covid in un progetto d’azione che inizierà il 20 gennaio 2021”. Secondo il sito di politica americana Axios, la task force comprenderà 12 persone e sarà co-presieduta dall’ex ministro della Salute di Obama Vivek Murthy, dall’ex commissario della Food and Drug Administration David Kessler e dalla dottoressa dell’Università di Yale Marcella Nunez-Smith.
Mentre l’uscente Donald Trump continua a presentarsi in pubblico senza mascherina e dichiararsi contrario alle misure di contenimento del virus, l’ex vice di Obama ha spiegato in poche parole perché la lotta alla pandemia e la salvaguardia dell’economia non siano affatto in antitesi: “Non possiamo riparare l’economia, ripristinare la nostra vitalità o assaporare i momenti più preziosi della vita, abbracciare un nipote, festeggiare compleanni, matrimoni, lauree, tutti i momenti che ci interessano di più, finché non avremo sotto controllo questo virus”.
Il piano “sarà costruito sulla base della scienza e sulla compassione, empatia e preoccupazione”, ha anticipato. E alla fine del suo discorso ha citato un salmo dicendo di sperare che “possa dare un po’ di conforto alle oltre 230mila famiglie che hanno perso una persona cara a causa di questo terribile virus nel corso dell’anno”.