Solo pochi giorni fa il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Arno Kompatscher, aveva dichiarato “zona rossa” 11 Comuni altoatesini, compreso il capoluogo. Ma ora è in arrivo una nuova ordinanza che estenderà il provvedimento a tutto l’Alto Adige. Ciò significa che si passerà alla didattica a distanza nelle scuole di ogni ordine e grado, verranno chiuse le scuole d’infanzia e gli asili, chiuderanno anche i servizi alla persona, come parrucchieri ed estetisti. Inoltre, si potrà entrare ed uscire di casa solo per comprovati motivi di lavoro o di salute. Una stretta che bypassa la decisione del governo di inserire la provincia in area gialla, sulla base dei 21 indicatori fissati dall’Iss.
“L’andamento epidemiologico con i numeri in costante crescita e il sempre maggior numero di comuni dichiarati zona rossa lo impongono. È inutile ormai applicare due provvedimenti diversi“, ha dichiarato Kompatscher”. L’ordinanza, stando a quanto si apprende, verrà firmata nelle prossime ore e sarà valida per almeno due settimane. Sul tavolo del governatore sono infatti arrivati gli ultimi dati dei contagi da coronavirus: nel giro di 24 ore si sono registrati 781 nuovi casi su 2.998 tamponi, 4 i decessi. Il tasso di positività (cioè il rapporto tra casi positivi e test effettuati) resta altissimo: è al 26 per cento, mentre a livello nazionale è intorno al 17.
Quello di Kompatscher è in realtà solo l’ultimo giro di vite deciso in Alto Adige nelle ultime settimane, anche se inizialmente il governatore sembrava intenzionato a mantenere una linea più morbida rispetto a quella di Palazzo Chigi. A fine ottobre la giunta provinciale aveva deciso di non recepire in modo integrale il dpcm del governo che ha imposto lo stop ai musei, la dad al 75% nelle scuole superiori e la chiusura anticipata dei ristoranti. 72 ore dopo, però, è arrivata la retromarcia, con la giunta provinciale decisa a varare misure ancora più restrittive sulla scia di quanto fatto in Germania. Per arrivare poi al semi-lockdown del 2 novembre, con la chiusura di bar, ristoranti e negozi e il coprifuoco dalle 20 alle 5. Tutto superato dalla nuova ordinanza che imporrà all’intera provincia le regole severissime della “zona rossa” già in vigore a Bolzano e in altri 10 Comuni.