Tanti i cartelloni in piazza: "L'incubo è finito", "Lo abbiamo afferrato per il voto", "Sei stato licenziato". La maggior parte delle manifestazioni pro Trump è stata pacifica. anche se in Georgia i supporter del presidente uscente si sono fronteggiati con la polizia. Si temono disordini se dovesse continuare a non ammettere la sconfitta
Notte di festeggiamenti nella principali città degli Stati Uniti per la vittoria del presidente eletto Joe Biden su Donald Trump. I sostenitori del candidato democratico si sono riversati nelle strade dopo che la Cnn e le altre principali testate giornalistiche hanno dato il candidato democratico come vincitore, dopo aver conquistato la Pennsylvania e i 270 grandi elettori necessari.
A Washington, subito dopo l’annuncio una folla si è accalcata per le strade, dalla Casa Bianca alla Black Lives Matter Plaza, con persone sedute sulle auto e conducenti che alzavano i pugni fuori dal finestrino. Numerosi i cartelloni in piazza: “L’incubo è finito”, “Lo abbiamo afferrato per il voto”, “Sei stato licenziato”. A Philadelfia, città chiave per la vittoria di Biden in Pennsylvania, una grande folla si è radunata fuori dal municipio. “La città è di Biden!”, urlavano in coro. Il corteo si è mosso in direzione di Independence Hall, dove sono state firmate la Dichiarazione di Indipendenza e la Costituzione americana.
A New York, i cittadini si sono radunati fuori dal Trump International Hotel and Tower, intonando: “Niente più Trump!”. Anche Chicago molti si sono riuniti per festeggiare fuori dalla Trump Tower. Fuori dal quartier generale della campagna di Biden a Wilmington, in Delaware, gli elettori applaudivano, suonavano il clacson, e hanno cantato “God Bless America”.
La vittoria di Biden ha scatenato anche proteste. Per la maggior parte pacifiche, anche se in Georgia i manifestanti pro-Trump si sono fronteggiati con la polizia. Resta il timore che possano scoppiare rivolte se Trump continuerà a rifiutarsi di ammettere la sconfitta. In Georgia, i pro-Trump si sono riuniti ad Atlanta, sostenendo che la corsa non era ancora finita e denunciando brogli elettorali.