È la madre di tutte le aste benefiche. Dall’anno della sua fondazione nel 1978, Letizia Moratti, la sua presidentessa, riunisce in un gala di beneficenza la crème delle istituzioni, imprenditori, stilisti e signore della Milano bien. Precede la Prima della Scala, entrambi eventi imprenscindibili per l’alta borghesia milanese. Per l’emergenza Covid salta la prima scaligera con il pubblico, si terrà a porte chiuse e sarà trasmessa in streaming. Anche l’asta di San Patrignano 2020 si terrà on line. L’emergenza sanitaria ha determinato significative perdite economiche, legate ai progetti di prevenzione. San Patrignano ha superato indenne l’epidemia, ma ha urgenza di un aiuto immediato perché la comunità possa affrontare il futuro post virus.
Dal 1978 ad oggi sono oltre 26.000 le persone accolte dalla Comunità, la più grande in Europa. Uomini, donne, madri, padri, adolescenti provenienti anche dall’estero, da contesti sociali diversi, che vogliono uscire dal tunnel della tossicodipenza e darsi una possibilità di riscatto. I costi di mantenimento per la quotidianità di San Patrignano sono notevoli: vitto e alloggio per 1200 persone, assistenza sanitaria e percorsi di istruzione e formazione professionale. Il tutto a carico della sola Comunità, cosa che per lo Stato si traduce in un risparmio, quantificabile in oltre 30 milioni di euro l’anno.
Mai come quest’anno l’asta è finalizzata ad aiutare la Grande Famiglia di San Patrignano per garantire accoglienza e continuità in nome dei tre principi fondamentali della sua missione: recupero, formazione e prevenzione.
Dall’inizio della pandemia nella campagna “Insieme contro il Corona virus”, sono stati raccolti 2 milioni e 800mila euro. Lo task force di supporter storici di San Patrignano è stata pilotata da Emanuela Schmeidler, la guressa della comunicazione, che ha chiesto a volti noti, da Cristina Capotondi a Cristina Parodi, e a giovani influencer di prestare la loro immagine per #THECHARITYCHALLENGE di SAN PATRIGNANO e dare il loro supporto nella promozione dell’asta online.
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Tra i lotti apprezzatissimi la coppia di vasi con coperchio in porcellana del 1920, numerati, con timbro della Royale Copenhagen e proveniente dalla collezione di Karl Lagerfeld e il cocchio in porfido e bronzo dorato della principessa designer Ira von Fürstenberg. Un set di 6 bicchieri in vetro di cristallo di Murano incisi con le facciate dei palazzi veneziani porta la firma di Giberto mentre Osanna Visconti di Modrone ha donato un tavolo in bronzo realizzato a mano con la tecnica della fusione a cera persa. All’asta anche biglietti natalizi personalizzati da influencer internazionali di quelli che hanno milionate di followers sui social. Si può avere un ritratto personalizzato da Giovanni Gastel o da Maurizio Galimberti, entrambi maestri della fotografia d’autore. Anche Papa Francesco fa la sua parte e autografa le maglie di Athletica Vaticana. La divina Audrey Hepburn in Valentino è stata immortalata da Giampiero Barbieri, Roma 1969. Si tratta di una stampa ai sali d’argento, stesura a mano. Con questa tecnica ogni stampa diventa un pezzo unico e quindi il prezzo sale a 20mila. Un salotto artigianalmente realizzato sarà battuto dai 6000 euro in su. Sono diventati maestri d’arte e mestieri i ragazzi che ce l’hanno fatta a lasciarsi alle spalle la tossicodipendenza. Ogni click al Charity Challenge di San Patrignano può salvare più di una vita.
Pagina Facebook di Januaria Piromallo