Il documento firmato dal capo dipartimento del ministero dell’Istruzione Marco Bruschi è stato diffuso dopo il dpcm della scorsa settimana che ha introdotto l'obbligo della protezione individuale. Per permettere il ricambio "la struttura commissariale sta provvedendo allo sviluppo delle forniture"
“A partire dalla scuola primaria la mascherina dovrà essere indossata sempre da chiunque sia presente a scuola durante la permanenza nei locali scolastici e nelle pertinenze anche quanto gli alunni sono seduti al banco e indipendentemente dalle condizioni di distanza previste dai precedenti protocolli (1 metro tra le rime buccali), salvo che per i bambini di età inferiore ai 6 anni e per i soggetti con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina”. E’ quanto si legge in una circolare del capo dipartimento del ministero dell’Istruzione Marco Bruschi.
“E’ possibile abbassare la mascherina naturalmente per bere, per i momenti della mensa e della merenda”. Per quanto riguarda l’attività musicale degli strumenti a fiato e del canto, limitatamente alla lezione singola, è possibile abbassare la mascherina durante l’esecuzione. Il capo dipartimento del Ministero dell’Istruzione, nella circolare ai dirigenti scolastici, aggiunge che sulla particolare situazione delle attività di educazione fisica interverrà una specifica nota.
Nelle sezioni della scuola primaria a tempo pieno e della scuola secondaria di primo grado a tempo prolungato, è necessario prevedere la sostituzione della mascherina di tipo chirurgico a metà giornata, per garantirne l’efficienza. La struttura commissariale sta già provvedendo allo sviluppo delle forniture”. Oltre alla mascherina chirurgica fornita alla struttura del Commissario Arcuri, a scuola “possono essere utilizzate anche mascherine di comunità, ovvero mascherine monouso o mascherine lavabili, anche auto prodotte, in materiali multistrato idonei a fornire una adeguata barriera e al contempo che garantiscano confort e respirabilità, forma e aderenza adeguate e che permettano di coprire dal mento al di sopra del naso”.