Bird, Helbiz e Circ hanno l'obbligo a cessare l'attività e a ritirare i veicoli entro metà novembre. Palazzo Marino: "La sicurezza dei cittadini è più importante dell'innovazione del mezzo"
Anomalie nel sistema di moderazione della velocità, che li faceva andare troppo veloci, e irregolarità nella sosta. Queste le ragioni che hanno portato il Comune di Milano a ritirare l’autorizzazione a tre operatori di monopattini elettrici a effettuare lo sharing sul territorio della città.
Dall’inizio della sperimentazione, che ha portato circa 6mila mezzi sulle strade di Milano, il Comune ha avviato un monitoraggio dei veicoli messi a disposizione ai cittadini, per verificare che rispettassero le regole definite nell’avviso pubblico. Dopo diverse rilevazioni di irregolarità, e dopo aver stabilito che gli operatori continuavano ad avere comportamenti non conformi alle regole, Palazzo Marino ha deciso di revocare l’autorizzazione ad alcuni operatori. Secondo i dati Areu (Agenzia regionale emergenza e urgenza), dallo scorso primo giugno ad oggi ci sono stati 207 incidenti causati da monopattini.
Alla luce di queste rilevazioni, per tre società, ossia Bird, Helbiz e Circ, è scattato l’obbligo di cessare l’attività e ritirare i veicoli entro metà novembre. “I monopattini consentono spostamenti agili e capillari, si integrano con la rete del trasporto pubblico e rappresentano un sistema innovativo e sostenibile -s i sottolinea dal Comune – ma gli elementi a favore della sperimentazione attuata dal Comune di Milano non prescindono dalla sicurezza del mezzo e dall’utilizzo regolare del veicolo”.