Cronaca

Regioni, ecco cosa cambia per chi è passato da zona gialla ad arancione: le regole

La nuova stretta per Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria riguarderà principalmente i locali e la mobilità: bar e ristoranti chiusi 7 giorni su 7, divieto di “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione” salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità

Serrata totale di bar e ristoranti (ma restano salvi delivery e asporto) e poi il divieto di “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione” salvo che per esigenze di lavoro, studio, salute e necessità. Sono le due principali novità che saranno in vigore da mercoledì nelle cinque Regioni che passano da zona gialla ad arancione: Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria. L’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, diventa effettiva l’11 novembre e durerà almeno per due settimane. Ecco cosa cambia per i territori coinvolti:

SPOSTAMENTI – Resta invariato il divieto di circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. La prima novità riguarda però gli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro: se prima era raccomando evitarli, ora invece sono vietati, a meno che non sia dimostrato (tramite autocertificazioni) un motivo di lavoro, studio, salute, necessità. C’è anche la raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.

CHIUSURE – Alla chiusure dei centri commerciali nel fine settimana, ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno, si aggiunge la chiusura 7 giorni su 7 di bar e ristoranti. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Resta la chiusura anche di musei e mostre, così come restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano ancora aperti i centri sportivi.

STUDIO – Non cambia nulla per le scuole: didattica a distanza per le superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori. Didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

LE ALTRE MISURE – Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico. Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.