Il dibattimento è stato fissato per il prosismo 26 gennaio davanti alla seconda sezione penale del Tribunale. Il caso delle pratiche contabili scorrette della controllata era emerso nell'autunno 2016, quando l'amministratore delegato e il direttore generale erano stati sospesi.
– Il gup di Milano Manuela Cannavale ha rinviato a giudizio 22 imputati, società compresa, e ha condannato, in abbreviato, a un anno di reclusione una persona, per la vicenda con al centro il caso Bt Italia, la controllata di British Telecom. Il giudice che ha accolto la richiesta dei pm Silvia Bonardi e Monia Di Marco e ha fissato il dibattimento per il 26 gennaio davanti alla seconda sezione penale del Tribunale. Le principali accuse ipotizzate a vario titolo sono false comunicazioni sociali (per gli anni 2013 e 2014 è stata dichiarata la prescrizione) ed emissioni di fatture false per 58 milioni.
Il caso delle pratiche contabili scorrette della controllata era emerso nell’autunno 2016, quando l’amministratore delegato e il direttore generale erano stati sospesi. Nel frattempo la revisione svolta da Kpmg aveva messo in luce che il problema era più vasto di quanto previsto e la svalutazione da 145 milioni di sterline prevista all’epoca era lievitata fino a 530 milioni