Passata da gialla ad arancione. Il numero di positivi per 100mila abitanti nelle ultime due settimane di ottobre è stato di 230. I casi segnalati nella Regione sono in aumento, mentre diminuisce il numero dei nuovi focolai. L’indice di contagio (Rt) però è cresciuto notevolmente in sette giorni, arrivando a 1.73. Il problema della Basilicata però è che la classificazione del rischio è considerata “non valutabile“: rimane infatti l’unica Regione, oltre alla Valle d’Aosta (che è in zona rossa), ad avere una capacità di monitoraggio “sotto-soglia”: solo nel 56% dei casi positivi che comunica al sistema di sorveglianza è indicata anche la data di inizio dei sintomi. Il tracciamento per ora, invece, sembra funzionare: c’è però un’allerta segnalata dai servizi sanitari territoriali. Il rischio di arrivare a occupare il 30% delle terapie intensive e il 40% delle aree mediche (le soglie limite) è considerato alto.

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Covid, i dati del monitoraggio regione per regione. Dall’indice contagio al sovraccarico degli ospedali: perché 5 ora sono arancioni

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