La Calabria ha visto il suo indice di contagio passare da 1.84 a 1.41: la velocità di trasmissione del virus si è ridotto e questo potrebbe portarla tra una settimana a passare in zona arancione. Dipenderà ovviamente anche dalla situazione negli ospedali, dove per il momento la probabilità di arrivare a un sovraccarico delle terapie intensive e degli ospedali è ancora considerata superiore al 50%, così come arrivano allerte dai servizi sanitari territoriali, in una regione in cui il totale delle risorse umane dedicate all’emergenza (tracciamento + area medica) è inferiore a una risorsa per 100mila abitanti.
La situazione – sempre riferita alla settimana dal 26 ottobre al primo novembre – resta invece identica nelle altre regioni che erano in zona rossa. In Lombardia l’Rt è ancora intorno al 2 (1.99), e viene segnalato il sovraccarico delle terapie intensive. Il numero di positivi per casi testati è superiore al 30 per cento. In Piemonte, per un indice di contagio in calo (ora al 1.76), ci sono criticità per i ricoveri e le allerte che arrivano dai servizi sanitari territoriali: contagi/tamponi sopra al 20% e capacità di tracciamento in calo. La Valle d’Aosta resta la regione con l’incidenza per 100mila abitanti più alta: 1207 positivi nelle ultime due settimane di ottobre. La Provincia di Bolzano è diventata zona rossa con un indice di contagio arrivato al 1.73 e la segnalazione di un sovraccarico negli ospedali (non ancora nelle terapie intensive).

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Covid, i dati del monitoraggio regione per regione. Dall’indice contagio al sovraccarico degli ospedali: perché 5 ora sono arancioni

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