Il governo potrebbe davvero puntare su Gino Strada per provare a rimettere in sesto la Sanità in Calabria. L’ipotesi, filtrata nelle scorse ore, comincia a trovare conferme, addirittura da fonti di Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, infatti, ha sentito durettanemente il fondatore di Emergency. L’ipotesi è quella di affiancare Strada a Giuseppe Zuccatelli, nominato commissario alla Sanità regionale solo due giorni fa. A fare il nome di Strada per la complessa situazione calabrese sono stati nelle scorse ore alcuni esponenti del Movimento 5 stelle e quelli del movimento delle Sardine.
Il medico, fondatore della nota ong attiva soprattuto sui fronti di guerra, potrebbe essere l’uomo giusto per gestire l’emergenza in Calabria, regione dove la sanità è commissariata da più di dieci anni. L’ultimo commissario è stato nominato nel week end: uomo storicamente molto vicino a Bersani ed ex candidato per Leu nel 2018, Zuccatelli ha preso il posto di Saverio Cotticelli, che è stato licenziato in fretta e furia dopo aver “scoperto” in diretta su Rai3 di essere lui a dover scrivere il piano Covid per la Calabria. Ma anche il nome di Zuccatelli è subito finito al centro delle polemiche a causa di una serie di frasi che sminuivano il contagio e che il neo-commissario ha pronunciato solo a maggio scorso.
Dopo la diffusione dei video di Zuccatelli, i parlamentari M5s eletti in Calabria hanno così deciso di sottoscrivere un appello per sconfessare la nomina. “Non possiamo che prendere le distanze” da una decisione, si legge nel testo, che ha creato “grande imbarazzo tra noi portavoce del Movimento 5 stelle. A seguito dell’uscita del video che lo riprende mentre esprime colorite teorie empiriche quasi negazioniste sulle modalità di contagio del virus Covid 19, a una settimana dalla proclamazione della Calabria ‘zona rossa‘, la nomina frettolosa di Zuccatelli si è rivelata inopportuna, un’inaccettabile beffa per i cittadini, costretti a restrizioni sulle attività produttive, sulla frequenza scolastica in presenza, non per il numero dei contagi, ma per una gestione sanitaria inadeguata a cui oggi la politica è chiamata a porre rimedio. Non possiamo permetterci un’altra figura inadeguata a sovrintendere alla sanità calabrese”.
Da qui, quindi, è nata addirittura l’ipotesi di sostituire l’ex candidato di Leu a pochissimi giorni dalla nomina. La portavoce nazionale delle Sardine, Jasmine Cristallo, ha spinto per puntare su Strada: “Noi abbiamo invocato Gino Strada per mettere in sicurezza la Calabria e i calabresi da questa tarantella politica. In queste ore altri stanno inscenando una sorta di gara campestre a chi per primo si intesta la proposta, magari per lavarsi la coscienza da pregresse e chiare responsabilità, altri ancora tentano di acquisire crediti mediatici dell’ultima ora, quando avrebbero potuto sposare la causa in tempi non sospetti e cioè quando la Calabria non era dentro la tragedia di oggi”.
In un primo momento sembrava che il fondatore di Emergency potesse prendere il posto di Zuccatelli, come auspicato pure da esponenti del M5s calabrese. A Strada, però, potrebbe pure spettare il compito di organizzare i reparti Covid e gli ospedali da campo per far fronte alla pandemia. Un incarico in “coabitazione” con Zuccatelli. Al momento si tratta comunque di ipotesi: non è noto, infatti, cosa ha proposto Conte al fondatore di Emergency. E neanche cosa quest’ultimo ha risposto al presidente del consiglio. In Calabria la Sanità è commmisariata da undici anni: l’ultima proroga è stata firmata dall’esecutivo pochi giorni fa. La Regione è stata inserita in zona rossa, ad alto rischio contagio di coronavirus. Poco prima che l’esecutivo decidesse le varie aree di rischio, la Calabria ha deciso di cambiare i criteri di conteggio dei ricoverati in Terapia intensiva, conteggiando solo gli intubati: in questo modo si era passati da 26 posti letto occupati a dieci. Il tutto in poche ore.