L’attivista e avvocatessa Hanan al-Barasi è stata uccisa per le strade di Bengasi, in Libia, avvicinata da un commando armato che ha aperto il fuoco contro di lei prima di fuggire. A sollevare sospetti sul movente degli assassini, però, ci sono le parole della stessa al-Barasi pronunciate nei giorni scorsi: l’attivista aveva infatti “criticato duramente il figlio” del generale Khalifa Haftar e “il ministro dell’Interno dell’esecutivo” della Cirenaica, controllato proprio dal principale avversario del Governo di Accordo Nazionale tripolino.

A rivelare la dinamica dell’assassinio è stata una fonte anonima che, parlando alla tv 218, ha detto che “un gruppo armato ha sparato all’attivista” per strada, sulla “via 20”. La donna è stata trasportata all’ospedale Galaa di Bengasi, la seconda città libica, controllata dall’uomo forte della Cirenaica, ma per lei non c’è stato niente da fare.

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