La sottosegretaria a la Stampa: "La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi". Il viceministro Sileri a RaiNews24 meno possibilista: "Si tratterà di usare le stesse raccomandazioni di oggi e andranno evitati i pranzi familiari"
“Ci sarà un provvedimento che riguarderà Natale”. Le prime anticipazioni su come il governo intende regolare le feste natalizie sono arrivate dalla sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa. Intervistata da la Stampa, ha infatti rivelato che l’esecutivo preparerà un provvedimento specifico: “Si deve dire che non deve essere un Natale solitario, ma che le famiglie possono riunirsi nel nucleo ristretto, parenti di primo grado, fratelli e sorelle. La gran parte delle restrizioni attuali è bene che restino, magari con un allentamento del rigore per alcuni esercizi”. Più dura e meno possibilità la posizione del viceministro Pierpaolo Sileri: “Anche a Natale dovranno essere ridotti ed evitati i contatti interumani, si tratterà di usare le stesse raccomandazioni di oggi e andranno evitati i pranzi familiari”, ha dichiarato a Rainews24. “Ovvio che se non dovesse ridursi la curva dei contagi si tratterà di avere un’Italia tutta rossa ed è quello che dobbiamo scongiurare”.
La sottosegretaria Zampa, sempre parlando a la Stampa, ha anche parlato delle prospettive per il vaccino. I cittadini potranno infatti, secondo Zampa, riceverlo “molto presto, prima di giugno. L’Italia ne ha fatto un ordinativo che basta a coprire tutta la popolazione, abbiamo prenotato 70 milioni di dosi”, è la sua garanzia. “Il vaccino avrà un costo bassissimo, sotto i 5 euro. La vaccinazione comincerà dagli operatori socio-sanitari, forze dell’ordine, anziani, tutti i lavoratori fragili. E poi per classi di età: verrà fissato un criterio e si arriverà velocemente a tutti”. Per quanto riguarda il ruolo dei medici di base e il potenziamento della medicina territoriale, Zampa ha dichiarato: “Sono tenuti a fare tamponi e visite a casa su richiesta e in caso di inadempienza può essere gettata alle ortiche la convenzione. Ci sono situazioni scandalose, spesso si rimpallano le colpe e dispiace doverlo dire visto che non mancano tanti buoni esempi: certo i sindacati hanno firmato nel rinnovo del contratto un accordo per fare tamponi. Ma ciò richiede che le Regioni elaborino con loro un modello organizzativo, che metta in campo più unità speciali e che assumano persone con le risorse ricevute dal ministero”.