In un lungo post pubblicato su Facebook, la giornalista si è lasciata andare ad uno sfogo molto personale, annunciando di essere risultata anche lei positiva al Covid
“Proprio tu si, tu che ne parlavi con attenzione, ti documentavi, spronavi gli altri all’uso della mascherina e al distanziamento, avevi azzerato la vita sociale, lavoravi, certo e per fortuna. Poi realizzi che i sintomi ci sono quindi nessun errore, è lui, il nemico ce l’hai dentro, è arrivato“. Esordisce così Caterina Collovati in un lungo post pubblicato su Facebook, uno sfogo molto personale in cui annuncia di essere risultata anche lei positiva al Covid.
“Quando scopri di essere positivo, vieni avvolto da un groviglio di sensazioni diverse – scrive la giornalista moglie di Fulvio Collovati -. Per prima cosa non vuoi credere alla realtà. Pensi ci sia un errore : non può essere capitato proprio a me. Corri con la mente a quando e dove puoi esserti infettata, cerchi un colpevole, ma invano, non lo saprai mai. Ripensi alle persone che hai frequentato, devi avvertirle , ti sentì un po’ in colpa . In altre parole cerchi l’untore e ti sentì un po’ untore. Sai che non è così, ma il pensiero ti assale”.
“Organizzi la chiusura della tua vita all’interno di quattro mura, la tua camera da letto, non uscirai più ma proprio più, per almeno 10/14 giorni – prosegue Caterina Collovati -. Ti isoli, non senza difficoltà perché fuori nel resto della casa c’è una famiglia, che non è infetta e vorrebbe continuare a vivere con te al fianco ma non è possibile. Poi c’è la paura… l’incognito, l’evoluzione della malattia, cosa ti accadrà, come andrà, la cura sarà quella giusta? Per fortuna c’è il telefono e parli, parli, parli con tutti. Tanto affetto, tanta solidarietà, tanti consigli – scrive ancora -. Gli unici ammessi in camera sparsi sul letto il termometro, il saturimetro, e varie medicine per ora blande, i sintomi ci sono ma non sono severi. Siamo solo al secondo giorno – conclude il suo post – E….quella domanda che fa capolino dalla testa dolente… come può essere successo?“, conclude, facendosi la stessa domanda che si sono posti i tanti che, come lei, sono stati contagiati da questo virus.