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Cronaca - 12 Novembre 2020
Morto nel bagno del Cardarelli, parla il direttore dell’ospedale di Napoli: “Pronti a chiarire, afflussi sostenuti non vuol dire abbandono dei pazienti”
“Ho disposto che la direzione sanitaria esegua un’indagine interna per poter accertare tutti i momenti, dalla fase assistenziale alla fase anche della eventuale raccolta di informazioni (compreso il video) sul paziente ormai deceduto. È chiaro che gli esiti dell’indagine saranno trasmessi alle autorità competenti per il seguito della loro azione”. A 24 ore dalla diffusione di un video drammatico, diventato in poche ore virale, in cui viene ripreso un paziente trovato morto nel bagno del Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardarelli di Napoli, il direttore generale della struttura Giuseppe Longo non rilascia interviste ma affida ad un videomessaggio inviato alla stampa le precisazioni dell’Azienda Ospedaliera. Nel video messaggio viene spiegato che è partita una doppia indagine, sia sull’accaduto, sia su chi abbia girato e diffuso il video (senza il quale probabilmente la notizia non sarebbe emersa, ndr), pur ritenendo opportuno diffondere la notizia. “Tutti i pazienti vengono, sin dall’ingresso, seguiti, valutati, sottoposti a esami diagnostici e terapie – spiega Longo – in questo caso il paziente autonomamente dalla ‘zona Sospetti’ dove era ricoverato è andato in bagno e lì ha trovato purtroppo la morte. È da elogiare – prosegue il direttore del Cardarelli – il grande sforzo che tutti gli operatori, medici, infermieri, tecnici, Oss, stanno fornendo in questo momento con turni massacranti”. L’azienda nell’esprimere poi vicinanza alla famiglia del paziente defunto precisa di essere a disposizione per ulteriori chiarimenti. “A nome mio e dell’Azienda – dice Longo – esprimo la vicinanza alla famiglia per questo grave dolore che l’ha colpita. Già ieri l’abbiamo contattata sia come azienda sia personalmente. Rimaniamo disponibili per altri chiarimenti con loro. Il pronto soccorso del Cardarelli da sempre, e quindi anche in questo periodo di pandemia, gestisce i maggiori afflussi di pazienti. È chiaro che in un periodo di pandemia gli afflussi siano particolarmente sostenuti anche perché il Cardarelli ha sempre rappresentato per la Campania l’ospedale di riferimento. I pazienti vengono sia con i mezzi del 118 ma la maggior parte con mezzi propri. Offriamo assistenza a tutti – conclude Longo – e non abbandoniamo i nostri pazienti”.