In assenza di indicazioni cliniche operative a livello nazionale per la cura a domicilio delle persone affette da Covid (o con sospetto di infezione), la Federazione degli ordini dei medici della Lombardia (Fromceo) con la collaborazione del dipartimento di Malattie infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, guidato da Massimo Galli, ha prodotto un vademecum agile e pratico, di otto pagine, ad uso di tutti i medici di famiglia. A partire da oggi, il documento verrà diffuso oggi sui siti degli ordini lombardi e vuole essere uno strumento di riferimento per la medicina territoriale. “È di particolare evidenza – si legge nella lettera di accompagnamento inviata ai medici – il peso che può avere una rilevazione precoce del paziente affetto da Sars-Cov2 e un suo trattamento corretto”.

Nella prima parte si descrive l’approccio iniziale al paziente con sintomatologia compatibile al Covid che non ha ancora ricevuto una diagnosi definitiva. Seguono gli approfondimenti diagnostici nel caso accertato o con elevato sospetto nonostante il tampone negativo e i trattamenti farmacologici da utilizzare per i sintomatici. Gli esperti sconsigliano fortemente l’utilizzo di azitromicina (“fatti salvi quei casi in cui vi sia il fondato sospetto di contestuale infezione batterica”) e avvertono che l’uso di antibiotici ad ampio spettro “non si è dimostrato di alcun beneficio in pazienti ricoverati per Covid-19” e che, al contrario, l’uso indiscriminato di questi farmaci “può portare all’incremento delle resistenze e al rischio di effetti avversi”.

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