“Quale il compito di Interrante? – si chiede La Stampa. “Si legge nell’ordinanza: ‘Teneva i collegamenti con i beneficiari delle fatture, era finanziatore del sistema Slm Marketing e gestiva i rapporti con il commercialista Marco Podda’"
Daniele Interrante, uno delle storiche “prede” maschili della trasmissione pomeridiana di Canale 5, Uomini e donne, poi approdato nella “scuderia” di Lele Mora e attualmente uno degli opinionisti dei programmi di Barbara D’Urso, si trova coinvolto nell’inchiesta Carminius sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta in Piemonte. Come riporta La Stampa, il nome di Interrante compare tra quelli di altri 40 imputati in un processo. Secondo il quotidiano piemontese al centro del coinvolgimento di Interrante ci sarebbe la società pubblicitaria Slm Marketing srl. Nella ricostruzione dei pubblici ministeri Monica Abbatecola e Paolo Toso, titolari dell’inchiesta, la Slm sarebbe una “cartiera” costituita ad hoc per emettere fatture su operazioni inesistenti, così da consentire, tra le varie cose, riciclaggio di denaro.
“Quale il compito di Interrante? – si chiede La Stampa. “Si legge nell’ordinanza: ‘Teneva i collegamenti con i beneficiari delle fatture, era finanziatore del sistema Slm Marketing e gestiva i rapporti con il commercialista Marco Podda’. Quest’ultimo accusato di ricercare i clienti per le fatture farlocche. Emesse tra il 2015 e la fine del 2016 per circa 290mila euro”. L’avvocato difensore dell’ex tronista, Marco Ventura del foro di Milano, respinge però ogni accusa, sostenendo che Interrante “non conosceva l’illiceità dell’operazione né sapeva chi fossero i soggetti che si celavano dietro la società”. “Siamo fiduciosi e abbiamo scelto di affrontare il processo – ha concluso il legale – A prescindere dal reato fiscale in sé, non troviamo corretta la contestazione dell’aggravante mafiosa”.
Secondo Ventura, Interrante si è interessato a questa operazione in quando la “Slm Marketing è una società pubblicitaria e, in concreto, è stato un contatto di natura lavorativa”. Quindi ritorno economico sì, ma non di natura illecita. Ovviamente la Procura è di tutt’altro avviso. Il tronista ebbe il suo momento d’oro televisivo nei primi anni duemila, coronato dal flirt con Melissa Satta e due film: “Troppo belli” scritto da Maurizio Costanzo e interpretato assieme al collega Costantino Vitagliano, e “Vita smeralda” di Jerry Calà dove assieme a Flavio Briatore e Lele Mora interpretava nientemeno che se stesso.