A dare la notizia è la Cnn che assegna così gli ultimi due Stati rimasti in bilico. I funzionari federali e statali hanno certificato che si tratta delle "elezioni più sicure nella storia americana", ma Trump continua a parlare di "elezioni truccate" e non esclude di prendere parte alla manifestazione in suo favore in programma a Washington
Una vittoria più netta di quella che era stata pronosticata dopo il lungo testa a testa iniziale. Joe Biden è stato ufficialmente eletto presidente degli Stati Uniti ottenendo 306 grandi elettori, ben oltre i 270 necessari per diventare presidente, contro i 232 di Donald Trump. È questo il risultato finale delle elezioni americane emerso al termine della conta dei voti in North Carolina e Georgia, i due Stati rimasti fino ad ora in bilico, che la Cnn ha diffuso nelle ultime ore. Trump, come previsto, ha ottenuto la maggioranza dei voti in North Carolina, mentre Biden è riuscito nella rimonta in Georgia, dove era partito con un notevole distacco prima dell’apertura delle schede del voto anticipato.
I funzionari federali e statali hanno certificato di non aver trovato alcuna prova di frode nelle elezioni presidenziali, ma Donald Trump tira dritto per la sua strada e torna ad accusare i Democratici di brogli. “Elezioni truccate!”, ha ripetuto su Twitter sostenuto dai suoi fedelissimi: il consigliere per il commercio Peter Navarro dice che l’amministrazione Trump sta operando come se si avviasse a un secondo mandato, facendo eco alle parole del segretario di Stato Mike Pompeo e della portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, che si è mostrata sicura del fatto che il tycoon rimarrà in carica per altri quattro anni.
Di conseguenza continueranno le manifestazioni organizzate dai suoi sostenitori, tra cui una domani a Washington a cui il presidente uscente potrebbe unirsi. “È commovente vedere l’enorme supporto là fuori, specialmente i raduni che stanno sorgendo in tutto il Paese, incluso quello di sabato a Washington”, ha scritto su Twitter (che ha segnalato il post), “potrei anche provare a fermarmi e salutare”.
Non solo le votazioni sono state regolari ma “le elezioni del 3 novembre sono state le più sicure nella storia americana”, hanno riferito la National Association of State Election Directors, la National Association of Secretaries of State e la Cybersecurity & Infrastructure Security Agency (Cisa), che si occupano del monitoraggio del voto.