In Senza respiro, l'ultimo saggio del medico noto per essere stato il portavoce del Genoa social forum, vengono riportate situazioni che documentano decisioni, comportamenti, omissioni e ritardi che potrebbero aver facilitato la diffusione del coronavirus in Lombardia
Un libro per documentare decisioni, comportamenti, omissioni e ritardi che potrebbero aver facilitato la diffusione del coronavirus in Lombardia. È questo lo scopo di Senza respiro, il libro-inchiesta di Vittorio Agnoletto, pubblicato da Altreconomia e in libreria da pochi giorni. “Ci sono situazioni che documentano, da parte di rappresentanti e dipendenti di strutture pubbliche, tutte queste mancanze”, ha detto l’ex europarlamentare. Che per questo motivo ha deciso di consegnarne una copia ai magistrati della procura di Milano, che si stanno occupando delle inchieste collegate alla pandemia del Coronavirus. “La consegna ai magistrati – ha aggiunto il medico- è un atto doveroso di cittadino attivo nella società civile e da anni impegnato nella tutela del diritto alla salute”.
L’ultimo libro dell’ex portavoce del Genoa social forum è il risultato di un’indagine svolta con competenze sanitarie. Da febbraio ad agosto 2020 innumerevoli segnalazioni sono arrivate all’“Osservatorio Coronavirus”, istituito dal movimento Medicina Democratica, e a “37e2”, la trasmissione sulla salute che Agnoletto conduce su Radio Popolare. Molti episodi, in particolare segnalazioni e testimonianze di operatori sanitari, raccolte con la garanzia dell’anonimato.
Uno di questi riguarda le Rsa. Secondo quando riporta il libro, a marzo, con atto formale, la vigilanza relativa alla sicurezza dei lavoratori nelle strutture è stata sottratta alle Ats. Per alcune settimane non vi è stata alcuna ispezione da parte delle strutture pubbliche dentro le Rsa. Alcune testimonianze raccontano come il coronavirus circolasse da fine novembre in Lombardia. Lo confermano le ricerche e le segnalazioni di medici ospedalieri e di Medicina Generale, documentate nel libro. Ma non sarebbe stato attivato alcun intervento dalla Regione, pur essendo attivo un sistema di alert, che trasmette le segnalazioni fatte da medici e ospedali, attraverso le Ats.
“È evidente che il disastro attuale – ribadisce Agnoletto – è frutto di quegli errori, inadempienze e ritardi”. Nel libro emergono anche le criticità affrontate durante l’emergenza, come il numero insufficiente delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (Usca) in Regione, il collasso degli ospedali, la decisione di eseguire i tamponi solo ai sintomatici, che significa rinunciare a tracciare la diffusione del virus. “Perseverare in questi errori è inaccettabile: ci auguriamo che responsabilità vengano identificate in modo preciso”, conclude Agnoletto.