Un bel cambio di passo – dicono gli esperti - rispetto al ruolo puramente di rappresentanza, con il tailleur rosa e i guanti bianchi, in cui ci si immagina di solito una first lady. “Una ventata di modernità", ha detto la professoressa Katherine Jellison a Politico
Lo aveva detto, e lo ha fatto: Jill Biden, 69 anni, continuerà a insegnare durante la presidenza del marito, diventando la prima First Lady con un lavoro retribuito. Con 36 anni di carriera alle spalle, la Cnn ha ribattezzato la moglie del presidente eletto “the professor Flotus”, acronimo che sta per first lady of the United States. E con la coppia, arriva a Washington anche il primo “first dog” adottato in un canile, Major. Facendo riprendere una tradizione secolare interrotta solo da Donald Trump, unico presidente a non avere un animale da compagnia alla Casa Bianca.
I Biden hanno infatti due pastori tedeschi: uno, Champ, è un regalo che Joe Biden fece alla moglie appena eletto vicepresidente, nel 2008. Quindi conosce bene i giardini della casa Bianca. Da bravi nonni, i Biden hanno lasciato che fossero le loro nipotine – Maisie, Naomi and Natalie – a scegliere il nome. Il ‘fratellino’ Major invece arriva da un rifugio per animali del Delaware, ed è stato adottato nel 2018.
Joe Biden è diventato il 46esimo presidente negli Stati Uniti, ma sono due donne a fare la storia: la sua numero due, Kamala Harris, prima vicepresidente eletta donna e di colore e la moglie Jill, prima ‘working woman’ alla Casa Bianca in 231 anni di storia.
Jill Jacobs, coniugata Biden, ha preso due lauree mentre lavorava e cresceva una famiglia e un dottorato in Education, specializzandosi quindi nella formazione e nell’insegnamento. All’inizio aveva scelto di studiare marketing e moda, ma la prospettiva non la entusiasmava affatto. Dopo un anno di pausa, ha ripreso gli studi in letteratura inglese: ed è stato allora che ha conosciuto il futuro marito (e futuro presidente eletto) Joe Biden, standogli accanto durante la sua ascesa politica mentre si costruiva la propria carriera, a cui non ha alcuna intenzione di rinunciare.
Lo aveva promesso durante la presidenza Obama: allora suo marito era il vicepresidente e lei la prima ‘second lady’ con una cattedra alla Northern Virginia Community College. Già allora aveva annunciato che, se fosse mai diventata first lady, non avrebbe comunque smesso di insegnare, la sua missione di una vita. “Non fa l’insegnante, lei è un’insegnante” aveva detto il marito durante il suo intervento alla convention. Anche Jill Biden, in numerose interviste, ha sottolineato che ama il suo lavoro e che, come moltissime altre donne, è pronta a conciliare la carriera con la cura della famiglia e i suoi vari impegni istituzionali. Ci sono poi varie cause umanitarie che la nuova first lady segue da anni: l’impegno per le famiglie dei militari, per la ricerca contro il cancro e per l’accesso a un’educazione libera e gratuita (non per nulla insegna in un’università statale e non in un prestigioso college della Ivy League).
Nel suo nuovo ruolo ora intende lavorare occuparsi delle nuove questioni sociali sorte con la pandemia: povertà, specialmente infantile, e accesso alla tecnologia e alla rete internet per tutti gli studenti costretti a casa. E poi ovviamente ci sono i nipotini, e i cani. Un bel cambio di passo – dicono gli esperti – rispetto al ruolo puramente di rappresentanza, con il tailleur rosa e i guanti bianchi, in cui ci si immagina di solito una first lady. “Una ventata di modernità – ha detto la professoressa Katherine Jellison a Politico – che la moglie del presidente viva come la maggioranza delle donne, cioè lavorando fuori casa”.
*aggiornato da redazione web il 14/11/2020 alle 19