Aveva deciso di chiudere le scuole per il timore che il sistema sanitario regionale non reggesse all’aumento dei contagi. Ma dopo una mattinata di colloqui anche con il governatore Musumeci ha deciso di sospendere il provvedimento. Orlando segnala però che è necessario un "cambio di passo"
Passo indietro del sindaco Leoluca Orlando, che sospende l’ordinanza sulla chiusura delle scuole dell’obbligo a Palermo. La decisione – spiega il primo cittadino del capoluogo siciliano – è stata presa dopo una mattinata di colloqui con il ministro della Salute Roberto Speranza, la ministra dell’istruzione Lucia Azzolina e con il presidente della Regione Nello Musumeci, che lo hanno rassicurato sulla situazione della città. Il 12 novembre Orlando aveva comunicato di aver firmato l’ordinanza per chiudere le porte delle scuole già dal prossimo lunedì, oggi il ripensamento. Il sindaco precisa comunque che l’ordinanza “è pronta”, chiedendo alla Regione di attivare “uno screening di massa sulla popolazione scolastica”.
Orlando aveva deciso di chiudere le scuole per il timore che il sistema sanitario regionale non reggesse all’aumento dei contagi e che ci fosse una ricaduta sulle condizioni di sicurezza dei cittadini. “Nella lunga conversazione avuta con il ministro Speranza – ha detto il primo cittadino durante la diretta – gli ho chiesto di valutare attentamente i dati della Sicilia. Mi ha assicurato che laddove ci fossero motivi di preoccupazione, sulla base dei dati che la Regione ha la responsabilità di fornire in maniera corretta, interverrà“. Secondo il sindaco, Speranza sta inviando una lettera a tutti i dirigenti scolastici chiedendo loro di prestare la massima attenzione con percorsi prefissati per terra e con strisce di indirizzo per evitare assembramenti dei genitori al momento in cui i bambini vengono lasciati e presi a scuola.
Il sindaco di Palermo ha avuto un confronto anche con il presidente della regione Musumeci, a cui ha riferito le testimonianze che arrivano dai medici e dagli ospedali. “Domani Musumeci convocherà tutti i direttori generali della sanità in Sicilia. Ha anche assunto l’impegno di informami giorno per giorno di qualunque ipotesi di rischio rispetto a un livello di contagi che vede a livello nazionale un lieve calo, anche se è evidente che non bisogna abbassare la guardia”. Rassicurazioni a Orlando sono arrivate anche dalla ministra Azzolina. “Le ho comunicato la gravità della situazione – dice il sindaco – e segnalato che i dati forniti sulla scuola in città sono rassicuranti ma si riferiscono, comunque, a un campione assai ristretto“.
Orlando ha lanciato anche un appello ai genitori dei bambini affinché evitino assembramenti davanti agli istituti. “Mi segnalano, non solo come sindaco di Palermo ma anche come presidente di Anci Sicilia, da tanti comuni assembramenti davanti alle scuole negli orari di ingresso e di uscita dei bambini, con genitori che si intrattengono a fare salotto e non va affatto bene”. Ha anche segnalato che le Unità speciali (Usca) scolastiche faticano, perché non riescono a tenere traccia dei contagi e a dare corso agli accertamenti. “Serve un cambio di passo”, ha concluso Orlando.