La parola passa ora alle lavoratrici ed ai lavoratori, che nelle prossime settimane si esprimeranno con il voto. Rinnovata profondamente anche la parte normativa del Ccnl
Asstel e sindacati hanno firmato nella tarda serata di ieri dopo “una serrata trattativa”, il rinnovo del contratto nazionale delle telecomunicazioni che coinvolge circa 120mila lavoratori. L’accordo riguarda sia la parte normativa, che vede “un deciso rafforzamento delle tutele dei lavoratori e dei diritti delle persone”, sia quella economica, che con un aumento medio di 100 euro a regime. Viene anche stabilita la creazione di un Fondo di solidarietà bilaterale di settore attraverso il quale si potranno “gestire i processi di riqualificazione e di ammodernamento delle competenze, accompagnando ed integrando i nuovi strumenti di politica attiva del lavoro garantendo la maggior occupabilità possibile”, spiegano i sindacati. Ora la parola passa alle lavoratrici ed ai lavoratori, che nelle prossime settimane si esprimeranno con il voto.
Rinnovare il contratto nazionale “in questa drammatica situazione che vive il Paese – ha commentato il leader della Cgil Maurizio Landini – è una scelta che qualifica la funzione delle parti sociali ed è importante per altre due ragioni. Si riconosce il ruolo fondamentale che svolge il lavoro per contrastare la diffusione della pandemia fino a sconfiggere il virus. Si investe sul lavoro delle persone e sulla coesione sociale per costruire un nuovo modello di sviluppo e per dare un nuovo futuro al Paese”. “Un accordo fortemente innovativo e di grande equilibrio tra le necessarie tutele e nuove garanzie per i lavoratori e le esigenze di crescita delle imprese. Un segnale di grande responsabilità in un settore fondamentale per lo sviluppo del Paese”, sottolinea la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan. La sigla del contratto collettivo nazionale delle Tlc, “è una luce nel buio dei mancati rinnovi contrattuali. Si tratta di un accordo importante sia per l’aspetto economico sia per il riconoscimento di una serie di nuovi diritti e di nuove politiche di welfare, anche nell’ottica della regolazione del lavoro da remoto”, così infine il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri.
L’aumento in busta paga prevede un innalzamento del Trattamento economico minimo di 70 euro a regime al livello 5 dell’inquadramento. Nell’ambito del Trattamento economico complessivo è inquadrato l’aumento di 30 euro riferito alla produttività. Il contratto rinnovato prevede anche la rivisitazione del sistema di classificazione del personale con l’inserimento di 26 nuovi profili professionali legati alle innovazioni digitali e il superamento di figure professionali non più presenti nel settore. Nell’accordo è stato anche recepito, il protocollo “Principi e Linee Guida per il Nuovo Lavoro Agile nella filiera delle Telecomunicazioni” sottoscritto lo scorso luglio. Per quanto riguarda la parte normativa sono stati rivisitati gli istituti del mercato del lavoro – contratto a termine, somministrazione, part-time, apprendistato – e adeguate le disposizioni contrattuali su aspetti importanti della disciplina del rapporto di lavoro e dell’orario di lavoro. Sono state condivise discipline specifiche riferite a esigenze, anche di carattere sociale, dei lavoratori quali ferie solidali, ampliamento del periodo di comporto di malattia per i lavoratori affetti da gravi patologie, permessi e aspettative per le vittime di violenza e per genitori con figli affetti da Dsa.