Una nuova ordinanza fa cambiare colore a cinque Regioni nella mappa delle zone di rischio. Il ministro della Salute Roberto Speranza firmerà il provvedimento questa sera, alla luce dei monitoraggi dell’Iss. Due Regioni, Campania e Toscana, andranno ad aggiungersi all’elenco delle zone rosse, di cui già fanno parte Calabria, Lombardia, Piemonte, Provincia autonoma di Bolzano e Valle d’Aosta. Mentre Emilia-Romagna, Friuli e Marche diventeranno arancioni, raggiungendo Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia e Umbria. Nella zona gialla restano invece Lazio, Molise, Sardegna, Trento e il Veneto.
Oltre alle restrizione imposte dal Dpcm e differenti a seconda delle zone di rischio, le Regioni hanno stabilito ulteriori misure attraverso varie ordinanze specifiche per i territori, per cercare di combattere la diffusione dei contagi.
Abruzzo (arancione) – In Abruzzo è previsto il potenziamento dei controlli per assicurare il rispetto delle misure e per far rispettare il divieto di assembramenti, con l’utilizzo di impianti di diffusione sonora per richiamare l’attenzione delle persone. Particolare attenzione al controllo degli spostamenti tra Comuni e verso il capoluogo.
Basilicata (arancione) – Sono in definizione l’abolizione delle ‘zone rosse’ nei Comuni di Genzano di Lucania e Irsina. Nel frattempo, son stati rimodulati i servizi di vigilanza e controllo connessi all’emergenza epidemiologica da parte delle forze di Polizia, con il concorso della polizia locale e dei militari dell’Esercito.
Bolzano (rossa) – La provincia autonoma di Bolzano è zona rossa, con un regime definito ‘lockdown duro’: nel capoluogo l’attività motoria potrà svolgersi entro una distanza massima dalla propria abitazione di un chilometro, e c’è un’app per controllarla. Dalla prossima settimana scatta la didattica a distanza per tutte le medie e superiori. Si resterà in presenza negli asili e nelle scuole elementari, solo per i bambini i cui genitori svolgono lavori essenziali. Misure più restrittive anche per le attività economiche. Il governatore Arno Kompatscher ha annunciato un test di massa per 350mila persone.
Trento (gialla) – Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, vara oggi una nuova ordinanza che prevede interventi sulle attività motorie, sulla somministrazione di bevande in bar e ristoranti, su alcune chiusure festive, sui mercati all’aperto e sulle modalità per fare la spesa.
Calabria (rossa) – A Catanzaro sospese le attività didattiche in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino al 28 novembre, anche degli asili pubblici e privati.
Campania (rossa) – In Campania i sindaci di alcune città, come Benevento e Torre Annunziata, si sono attivati per chiudere strade o piazze affollate. Anche a Napoli sono attese misure in questa direzione, in particolare per 90 strade che risultano particolarmente soggette ad assembramenti.
Emilia-Romagna (arancione) – L’ordinanza del presidente Stefano Bonaccini prevede negozi chiusi la domenica (tranne farmacie, alimentari, tabacchi ed edicole), mentre il sabato saranno chiusi anche i parchi, i centri commerciali e i negozi più grandi. A scuola vietate lezioni di ginnastica, di canto e di strumenti a fiato. Stop anche all’attività motoria nei centri storici e sul lungomare. A Bologna il sindaco vieta iniziative, manifestazioni ed eventi in centro storico, compresa l’attività degli artisti di strada.
Friuli Venezia-Giulia (arancione) – Il presidente Massimiliano Fedriga ha emesso una ordinanza che prevede la “raccomandazione” per gli anziani che riguarda l’accesso ai negozi delle grandi e medie strutture nelle prime due ore della giornata. Tra le altre misure: negozi chiusi nei festivi (tranne farmacie, alimentari, edicole e tabacchi). Consumazioni al bar solo da seduti dopo le 15, attività motoria lontana dai centri storici, centri commerciali chiusi nei prefestivi e festivi. Nelle scuole elementari sospese le lezioni di educazione fisica, canto e strumenti a fiato.
Lazio (gialla) – Controlli sugli arenili e nelle aree verdi di Roma. In città messaggi ‘anti-folla’ dalle auto dei vigili e accessi contingentati in caso di assembramenti nelle vie dello shopping, monitorate con l’elicottero. Stop alle fermate metro del centro: il Comune valuta l’apertura delle ztl. Chiusi i maxi-store e i mercati non alimentari nei festivi.
Liguria (arancione) – A Genova un’ordinanza per vietare dal weekend le passeggiate in alcune parti della città, come il lungomare. Parchi aperti ma controllati con personale della Protezione civile a verificare gli assembramenti. In quanto zona arancione, chiusura di bar e ristoranti e il divieto di uscire dalla regione e spostarsi tra Comuni, salvo che per motivi di lavoro, salute o necessità.
Lombardia (rossa) – In Lombardia vengono applicate le restrizioni più severe previste dal dpcm: non si può uscire di casa se non per comprovati motivi, chiusi i negozi salvo quelli di necessità, didattica a distanza.
Marche (arancione) – In vigore le restrizioni della zona arancione: coprifuoco dalle 22 alle 5, dad alle superiori, chiusi bar, pasticcerie e gelaterie, ma consentita la consegna a domicilio, centri commerciali chiusi nel weekend, capienza sui bus ridotta del 50%.
Molise (giallo) – In Molise ci sono le restrizioni delle zone gialle: ci si può spostare tra Comuni, se si va in un Comune in zona gialla. Ristoranti e bar chiudono alle 18, i negozi invece restano aperti fino a chiusura. A Termoli proteste dei commercianti: con bar e ristoranti chiusi presto, scende anche l’incasso.
Piemonte (rossa) – Restrizioni severe per il Piemonte, come per tutti i territori in zona rossa: vietati gli spostamenti, se non per lavoro, necessità o salute, anche all’interno del proprio Comune. Chiusi bar e ristoranti. In presenza solo le scuole dell’infanzia, le elementari e la prima media.
Puglia (arancione) – Dopo gli assembramenti dello scorso weekend, a Bari si è decisa la stretta: il sindaco ha aumentato i controlli in alcune vie della città e nei pressi delle grandi strutture commerciali. Chiusi tre parchi e lo skate park. Altamura, Monopoli, Noicattaro e Corato hanno disposto la chiusura di alcune aree fino al 3 dicembre. A Foggia da oggi chiuse la villa comunale e, nel fine settimana, le principali vie del centro.
Sardegna (gialla) – A Cagliari da domani vietate bici e altri mezzi su ruote sulla passeggiata dell’Ammiragliato. L’assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu ha chiesto al governo di chiudere tutte le scuole per frenare il Covid. In arrivo dalla Regione un piano per la riorganizzazione della sanità.
Sicilia (arancione) – Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha sospeso l’ordinanza con cui aveva chiuso le scuole dell’obbligo. Fino al 3 dicembre ci sarà divieto di stazionamento in centro e nel weekend anche sul litorale. L’arcivescovo ha disposto la sospensione delle attività parrocchiali in presenza, a eccezione della Messa e degli altri sacramenti. A Catania, divieto di stazionamento nel weekend a piazza Duomo e nel Borgo Marinaro.
Toscana (rossa) – Maggiori controlli delle forze dell’ordine, in particolare nei fine settimana, e via libera anche a eventuali misure più restrittive, compresa la chiusura delle strade e delle piazze maggiormente frequentate, come a Firenze e a Empoli. Stop a ristoranti e bar nei weekend. Livorno ha già disposto di impedire l’accesso ai ‘moletti’ nel fine settimana.
Umbria (arancione) – Oltre alle misure previste dal Dpcm per le zone arancioni, sono state decise ulteriori restrizioni cittadine: il sindaco di Perugia ha disposto la chiusura al pubblico, per l’intero arco della giornata e fino al 22 novembre, della scalinata della cattedrale di San Lorenzo. Anche a Terni disposto il divieto d’accesso ad alcune aree della città.
Valle D’Aosta (rossa) – In Valle d’Aosta lezioni universitarie solo a distanza. Sui siti del Comune e della Confcommercio ci sarà la lista dei negozi aperti che effettuano servizi di consegna a domicilio.
Veneto (gialla) – Ordinanza del presidente Luca Zaia contro il passeggio: non è permesso nei centri storici delle città e nelle aree affollate. La somministrazione di bevande e alimenti dalle 15 alle 18 dovrà avvenire esclusivamente da seduti. Nei prefestivi chiuse le grandi e medie strutture di vendita. Nei festivi vietato ogni tipo di vendita. Aperti solo alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole. Per centri commerciali e supermercati favorire l’accesso degli anziani nelle prime due ore. Stretta anche sui mercati all’aperto. A Verona nel fine settimana senso unico per le strade pedonali.