Vienna è attualmente la maglia nera a livello mondiale per quanto riguarda la velocità di diffusione del coronavirus, con 831 nuovi casi su un milione di abitanti negli ultimi 7 giorni. Per questo - prima in Europa - rompe il tabù di dichiarare un lockdown totale come quello già imposto in primavera. Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata calano i pazienti francesi in rianimazione
Coprifuoco 24 ore su 24, asili, scuole e negozi chiusi. Martedì 17 novembre in Austria torna il lockdown totale fino al 6 dicembre. Ad annunciarlo è stato il cancelliere Sebastian Kurz. Nonostante due settimane di lockdown “morbido” con essenzialmente un coprifuoco notturno, l’Austria è attualmente la maglia nera a livello mondiale per quanto riguarda la velocità di diffusione del coronavirus, con 831 nuovi casi su un milione di abitanti negli ultimi 7 giorni. Per questo Vienna – prima in Europa – rompe il tabù di dichiarare un lockdown totale come quello già imposto ai cittadini in primavera.
“Non incontrate nessuno“, è stato l’appello di Kurz ai suoi concittadini. “Un secondo lockdown è l’unico strumento che funziona” per abbassare la curva dei contagi ed evitare un collasso del sistema sanitario. E ha aggiunto che è “l’unico modo che abbiamo per salvare il Natale”, aprendo così un margine di speranza sulla possibilità che le misure possano essere allentate alla fine di dicembre. In Austria saranno chiuse anche le scuole che passeranno alla didattica a distanza. Il cancelliere ha assicurato che gli istituti scolastici e il commercio saranno i primi a riaprire dopo il lockdown. Le misure erano trapelate ieri sui media austriaci. Nel Paese era già in vigore un lockdown parziale che non è però riuscito a frenare la diffusione del Covid-19.
Una stretta contro il virus che in Francia è in vigore già da settimane. Ristoranti e bar però hanno intenzione di ricorrere in tribunale contro la decisione del governo di chiudere i loro locali, secondo quanto annunciato dall’Umih, il principale sindacato della categoria. Nei giorni scorsi il primo ministro Jean Castex aveva annunciato che dal 1 dicembre, con la fine del lockdown, soltanto i negozi considerati “non essenziali” potranno riaprire, ma non i bar e i ristoranti. Questo nonostante la stretta abbia portato a una frenata dei contagi: dopo un picco di oltre 58mila casi toccato 10 giorni fa, oggi sono stati 32.095 i nuovi casi positivi al Covid-19, mentre i decessi registrati sono 359 in 24 ore. Per la prima volta dall’inizio della seconda ondata, i pazienti in rianimazione questa sera sono meno di quelli di ieri: 4.855 stando a Santé Publique France, rispetto ai 4.903 di venerdì.
Al di là della Manica il Regno Unito – che nell’ultima giornata ha registrato 462 morti tra soggetti positivi al Covid e 26.860 nuovi casi – spera ancora di riuscire a salvare il Natale. Le prossime due settimane, ha ammonito uno dei consiglieri sanitari del governo britannico, la professoressa Susan Michi, saranno “assolutamente cruciali” per decidere se confermare la fine del lockdown in Inghilterra, prevista il 2 dicembre.