Un pianoforte si esibirà domani, 16 novembre, nella sala operatoria dell’ospedale Salesi di Ancora, mentre il neurochirurgo Roberto Trignani con la sue équipe medica asporterà a un bambino di dieci anni un duplice tumore al cervello. Le note della melodia che risuonerà nella sala saranno accordate sulla frequenza ritenuta naturale di 432 hertz. “Un accordatura diversa da quella normale, che è di 450 hertz”, spiega in una conferenza il biologo molecolare e musicista compositore, Emiliano Toso, che si esibirà durante l’operazione su un pianoforte a coda. “Accordando il ‘la’ centrale del pianoforte a 432 hertz si ottiene che tutte le altre 250 corde del pianoforte, perché ogni tasto ne ha tre, si allineino alla stessa frequenza. Suoni che sono in parte udibili, ma che per il 90% vengono solo avvertiti dal nostro corpo, facendone risuonare le cellule e portando informazioni utili alla nostra salute”.

Non è la prima volta che il neurochirurgo Trignani, responsabile del reparto di Neurochirurgia degli Ospedali riuniti di Ancona, effettua un intervento in awake surgery, mentre il paziente è vigile a cranio aperto. Domani però, mentre Toso suonerà, la parte anestesiologica e oncologica dell’équipe registrerà i parametri funzionali e doserà i markers bioumorali del bambino per documentare gli effetti terapeutici della musica sull’asse dello stress e sui sistemi di regolazione della risposta immunitaria e infiammatoria.

“Oggi la scienza può dimostrare quanto la musica possa migliorare il benessere dell’uomo veicolando non solo emozioni ma anche informazioni cellulari. Informazioni capaci di lavorare sul livello fisico, biologico, affettivo, cognitivo, fino a quello spirituale”, scrive Toso sul suo sito, “Alla ricerca e alla sperimentazione di questo sto dedicando la mia vita e domani sarà un giorno davvero importante non solo per me ma per l’intera comunità scientifica”. E conclude: “Domani metterò tutto me stesso e chiedo a tutte le persone che da anni mi seguono e che sostengono la Translational Music di inviare un’intenzione di Pace e di Amore”. L’utilizzo della musica a scopo terapeutico risale a tempi antichissimi ma solamente negli ultimi 30 anni, anche grazie all’emergere delle nozioni della fisica quantistica, le neuroscienze l’hanno adottata come possibile presidio terapeutico e preventivo. Le composizioni dello scienziato-musicista Toso e della sua Translational Music sono già utilizzate da medici, ostetriche, operatori della salute, psicologi, insegnanti e ricercatori anche su soggetti affetti da patologie cronico-degenerative.

(Crediti immagine: emilianotoso.com)

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