Le parole di Chiara Ferragni arrivano forti e chiare ai suoi milioni di follower: “Dopo un paio di giorni a pensarci, ho scelto di dire la mia sul caso di Genovese perché certe cose mi fanno arrabbiare troppo. Vi prego leggete queste e le successive storie di @spaghettipolitics perché ha davvero troppa ragione”. L’influencer ha deciso di dire la sua sul caso di Alberto Genovese l’imprenditore arrestato con le accuse di violenza sessuale, spaccio e sequestro di persona e lo ha fatto condividendo i post di Spaghettipolitics: “I social sono pieni di commenti contro la ragazza. ‘Eh ma cosa ci faceva lì’, ‘Eh ma perché ha accettato le droghe’. Ma siamo seri?”, “Escono video e prove e quelle stesse persone che sono sempre a difendere i poveri imprenditori accusati di stupro rivoltano il discorso su di lei, addossandole la colpa della violenza”.
E ancora, sempre con le parole dell’account Spaghettipolitics: “Come potete pensare che una donna denunci il suo stupratore se poi quando lo denuncia la gente non le crede?La gente scrive che il suo stupratore era ‘un vulcano di idee’ che si è dovuto momentaneamente spegnere? Che anche se ci sono i video di lei, violentata per 20 ore, le persone si sentono comunque in diritto di dire a lei cosa avrebbe dovuto fare?”. Infine, una conclusione forte: “Finché tu non ti esponi contro la cultura dello stupro, contro gli uomini che stuprano e violentano, finché non ti impegni per cambiare una società dove una diciottenne viene stuprata e accusata, allora sei anche tu parte del problema. Mi spiace, no, se tratti le donne normalmente senza violentare o molestare, sei una persona normale, non meriti nessun premio. Questo non ti rende migliore degli altri uomini, ti rende una persona normale”.