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I Boy Scout d’America travolti dalle denunce per abusi sessuali: sono oltre 81mila. “La prevalenza delle violenze è scioccante”

L'organizzazione che ha segnato generazioni di americani (anche illustri, da Kennedy a Biden) si è detta "devastata dal numero di vite colpite"

La loro organizzazione ha segnato generazioni di americani, da John Fitzgerald Kennedy al presidente eletto Joe Biden, dall’astronauta Neil Armstrong all’icona dei diritti civili Ernest Green e al regista Steven Spielberg. Ora i Boy Scout d’America sono travolti da una valanga di denunce per abusi sessuali. Secondo il New York Times, sono circa 81.500 gli ex scout che hanno trovato il coraggio di uscire allo scoperto alla vigilia della scadenza fissata da un giudice del Delaware nella procedura di bancarotta chiesta dall’organizzazione, con l’obiettivo di risarcire le vittime e di riorganizzarsi per sopravvivere.

Un numero di casi che, secondo gli avvocati, eclissa di gran lunga quelli venuti alla luce nella Chiesa Cattolica. “Sapevo che ce n’erano molti ma non avevo mai pensato che sarebbe stato un numero vicino a questo”, ha commentato l’avvocato Paul Mones, raccontando che la prevalenza degli abusi denunciati è scioccante e potrebbe riflettere solo una frazione delle vittime. Il giudice ha fissato per lunedì il termine entro cui le vittime devono farsi avanti con denunce che poi saranno vagliate attentamente. Il loro numero continua a crescere. L’organizzazione, che ha oltre un miliardo di asset, si è detta “devastata dal numero di vite colpite dai passati abusi”. “La risposta che abbiamo visto dai sopravvissuti è stata sconvolgente, siamo profondamente dispiaciuti”, ha assicurato.

Gran parte degli abusi risale ai decenni scorsi ma alcuni stati, come New York, hanno approvato leggi per allargare la finestra temporale delle denunce e dare alle vittime più anziane la possibilità di perseguire i responsabili nei tribunali.

La storia dei Boy Scouts of America rivela scandali sessuali sin dai suoi primi decenni di vita: nel 1935 l’organizzazione riferiva di avere documenti su centinaia di “degenerati” che avevano servito come leader negli scout. Fondata nel 1910, l’associazione crebbe sotto una rara legge parlamentare del 1916 che definiva tra i valori degli scout “il patriottismo, il coraggio, la fiducia in se stessi ed altre virtù del genere”, obiettivi che plasmarono gli ideali civici di generazioni di ragazzini americani. Fin dalla giovane età, gli scout imparano l’obbedienza e la lealtà, recitando un giuramento per restare “moralmente corretti”.

Nei suoi oltre 100 anni di storia, l’organizzazione ha “arruolato” circa 130 milioni di americani. Ora conta 2,2 milioni di membri, un numero in progressivo calo dal picco di 5 milioni negli anni ’70. Nel 2017 ha aperto le porte anche alle ragazze, ma la sua svolta ha compromesso le relazioni con le Girl Scouts of the Usa.