Stanotte ho sognato la difesa del Milan 2016/17: Abate – Zapata – Gustavo Gomez – Vangioni. Non lo auguro nemmeno ai miei peggiori nemici. Ovvero Abate, Zapata, Gustavo Gomez e Vangioni.
Ed eccoci qui, a raccontare la settimana di sosta nazionali. Ci rincuora il fatto che la prossima è a marzo.
Lunedì torna il derby di Sicilia tra Palermo e Catania. Un colpo al cuore vederle in Serie C e un colpo al cuore non vedere Morris Carrozzieri-Ciccio Lodi nella nostra grafica di presentazioni. Stiamo mandando la lettera di licenziamento al grafico.
La giornata finisce con un’altrettanta delusione. Peppino Iachini non è più l’allenatore della Fiorentina. Mister, qualsiasi parola sarebbe superflua per le grandi cose fatte, ma ci sentiamo comunque di dover dire qualcosa: finalmente.
Martedì nessuna roba degna di nota, se non il compleanno di Lehmann, che compie gli anni il giorno dopo il compleanno di Del Piero e non è la prima volta che arriva il giorno dopo su qualcosa di Pinturicchio. Tipo sul tiro nella semifinale del Mondiale 2006. Si godicchia ancora.
Mercoledì Bobby Mancini, indisponibile per Covid, lascia la sua Italia nelle mani di Alberico Evani: Eddie Guerrero, Marco Baldini, Tom di ‘Indovina Chi?’, il Milanese Imbruttito e mio zio Salvatore sono solo alcune persone a cui il mister somiglia. Grande Chicco (ma faccelo un sorriso dai, sempre serio oh)!
Giovedì arrivano le prime immagini di trepida attesa dell’esordio di Lapa Lapa Dula Dula con la nazionale Peruviana. A questa non aggiungiamo niente, c’è già il fascicolo aperto dell’ufficio inchieste sulla capigliatura di questo tifoso.
Venerdì anniversario della morte di Eddie Guerrero e di Italia-Svezia del 2017. Firmiamo una petizione per cancellare questo giorno dal calendario per sempre nei secoli dei secoli amen? Grazie.
Sabato di nazionali, quindi, con Sergio Ramos nel limbo emotivo che non può né scendere né salire perché la Spagna è tutta franabile: prima diventa il calciatore europeo con più presenze in nazionale, staccando il nostro Gigi Buffon, poi sbaglia non uno, ma due rigori. L’ultima volta che, vedendo le nazionali, ho visto sbagliare due rigori erano quelli di Pelé e Zaza.
Arriva domenica e non vedere partite come Sassuolo-Udinese e Torino-Crotone, devo ammetterlo, è una bella sensazione di pace interiore. Ho dato una bella pausa al mio reflusso gastro-esofageo. Anche perché in serata anche l’Italia regala soddisfazioni. La vittoria? No. Lollo Insigne che si appiccica con tutti i calciatori della Polonia. Te se ama Lorè <3
Vogliamo assicurare invece tutti gli amici polacchi in ascolto: Lewandowski sta bene, è solo che Bastoni l’ha seguito anche sul pullman.
Anche oggi siamo arrivati alla fine di questo ennesimo capitolo di vergogna, ma lasciatemi concludere con una massima: la sosta nazionali è una abbuffata di uallera, sì, ma anche lei ha una cosa bella. Che finisce.