Si trovava ospite nella villa di un amico quando ha ricevuto quella telefonata partita per sbaglio: all’altro capo del telefono ha sentito distintamente l’ex moglie intrattenere una conversazione a sfondo sessuale con il suo nuovo fidanzato. Parole che lo avrebbero sconvolto a tal punto da spingerlo a fare un tuffo in piscina, lui che odiava l’acqua e non sapeva nuotare: lì lo ha ritrovato senza vita la polizia.
È quanto successo a un uomo inglese di 49 anni, morto annegato lo scorso agosto nella lussuosa villa di un amico. La notizia è stata diffusa solo ora che è in corso il processo per ricostruire quanto è accaduto: l’ex moglie ha raccontato alla polizia che appena si è accorta della chiamata partita e del fatto che l’ex marito aveva sentito la sua conversazione hot; e in più ha ricevuto un suo messaggio che diceva che andava in piscina, si è subito allarmata ed è corsa alla villa.
“Sono davvero dispiaciuta per quanto è accaduto. Poco prima con gli amici avevamo scherzato perché Gareth mi aveva mandato un messaggio in cui diceva che stava andando a fare un tuffo in piscina – ha detto, come riferisce il New York Post -. Non sapeva nuotare, odiava l’acqua, aveva una fobia e abbiamo pensato che stesse scherzando. Gareth era una persona adorabile, il miglior patrigno che mio figlio potesse avere. La nostra coppia era ormai andata alla deriva e mio figlio aveva detto che non voleva assistere alle discussioni. E ciò ha segnato la fine del matrimonio”.
Karen Henderson, il magistrato britannico che si sta occupando dell’indagine, ha fatto sapere però che al momento non ci sono ancora elementi certi che confermino che si sia trattato di suicidio: “L’uomo era ovviamente sconvolto che lei avesse un’altra storia, aveva sentito commenti su di lui poco lusinghieri e si era reso conto che il matrimonio non poteva essere recuperato. Tuttavia, non ho prove che volesse togliersi la vita, non aveva problemi mentali e non ha lasciato alcuna lettera”.