“Gino Strada? La sua nomina in Calabria non arriverà, dovranno passare sul mio corpo per fare le nomine. Basta! Qua non abbiamo bisogno di missionari di nessun tipo, la Calabria non è l’Afghanistan“. Così, ai microfoni de “La Zanzara” (Radio24), il presidente ad interim della Regione Calabria, Nino Spirlì, commenta l’ipotesi di una nomina di Gino Strada a commissario della Sanità in Calabria dopo la rinuncia all’incarico da parte di Eugenio Gaudio.
“Il governo la deve smettere di pensare al commissariamento in Calabria – sbotta Spirlì – La Calabria non ha bisogno di commissari. Abbiamo visto il primo, il secondo e il terzo fallimento. La Calabria ha bisogno di una gestione della Sanità con la Regione assieme al governo: sei mesi o un anno insieme, dopodiché la restituzione della sanità dovrà andare finalmente al governo regionale. Non siamo uno Stato del quarto mondo, basta con queste offese alla Calabria! Ci siamo rotti i coglioni Qui c’è gente onesta. Qui non c’è da fare nomine, ma da gestire la sanità. Basta con questi ispettori governativi. Ne abbiamo le scatole piene. Sono 11 anni che hanno affossato la sanità in Calabria”.
E aggiunge, rendendosi protagonista di una vivace polemica con David Parenzo: “Se il governo nomina Gino Strada, ne prendiamo atto, come abbiamo fatto finora. E uno, e due, e tre, e quattro. Dopo il tris faremo poker. Poi cos’altro c’è, scala reale?”. Riguardo alla rinuncia di Gaudio alla carica di commissario della Sanità calabrese, perché la moglie non vuole trasferirsi a Catanzaro, il politico leghista preferisce non commentare: “Fatti suoi. Catanzaro è una gran bella città dove si sta bene, grazie a Dio, e dove vivono persone eleganti, civili, oneste, garbate ed educate”. À