Tensione all'incontro dei capigruppo con il ministro D'Incà sulle priorità di cui dovrà occuparsi l'esecutivo. I lavori si svolgeranno su due binari: da una parte saranno affrontati gli interventi promessi per compensare il taglio dei parlamentari, dall'altra si procederà con l'aggiornamento del programma da realizzare entro la fine della legislatura
Il confronto nella maggioranza per il nuovo programma di governo è iniziato in salita. Già alla seconda riunione del tavolo dei capigruppo, che dovrebbe definire il percorso per aggiornare il patto dell’esecutivo e indicare le riforme istituzionali da portare avanti da qui a fine legislatura, emerge la prima spaccatura. Non c’è intesa, infatti, su quali riforme portare avanti in via prioritaria.
I capigruppo, coordinati dal ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà, hanno deciso di percorrere due strade. La prima si svolge attraverso un tavolo sulle riforme, che vedrà i capigruppo impegnati in un secondo incontro venerdì mattina: lì si procederà nell’esame delle riforme costituzionali già presentate come il voto ai 18enni, la legge elettorale e alcune altre possibili modifiche che potrebbero essere introdotte a seguito della riduzione del numero dei parlamentari. Un secondo percorso porterà invece ad una verifica dell’attuale programma di governo all’interno dei gruppi parlamentari che sarà concluso, stando a quanto emerge, entro la prima settimana di dicembre.