Il 16 novembre il governo ha aggiornato le risposte alle "domande frequenti" (Faq) pubblicate sul sito di Palazzo Chigi per aiutare i cittadini a comprendere le misure introdotte dal Dpcm del 3 novembre. Fare la spesa rientrerà nelle cause giustificative per spostarsi in zona rossa e arancione
Fare la spesa rientrerà tra le cause giustificative per spostarsi tra Comuni diversi ma vicini. A precisarlo è il governo, che il 16 novembre ha aggiornato le risposte alle “domande frequenti” (Faq) pubblicate sul sito di Palazzo Chigi per aiutare i cittadini a comprendere le misure introdotte dal Dpcm del 3 novembre, che prevede nuove restrizioni a seconda della fascia di rischio delle Regioni (rossa, arancio, gialla).
Nella versione iniziale, nelle zone arancioni e rosse era possibile spostarsi in altri Comuni esclusivamente per comprovate esigenze lavorative, di necessità o per motivi di salute. Il decreto prevedeva che fosse possibile spostarsi per fare la spesa fuori dal proprio Comune solamente per acquistare beni non disponibili nel proprio, oppure se nel Comune di residenza non sono presenti punti vendita o servizi.
A partire da lunedì 16 novembre, il governo, con una modifica alle Faq, ha chiarito che “fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti”. Ci si potrà spostare in un Comune contiguo al proprio anche se questo ha punti vendita più economici, dove fare la spesa è più conveniente. Si legge sul sito: “Laddove il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati“.
Il governo informa anche che ovunque “si può uscire anche per acquistare beni diversi da quelli alimentari”, perché “non sono previste limitazioni ai prodotti acquistabili”: anche in zona rossa, infatti, alcune categorie di negozi – ad esempio profumerie, tabacchi, negozi di elettronica, librerie – sono rimaste aperte.
La richiesta era partita da un appello di Alberto Balocco, presidente e ad di Balocco Spa, la celebre industria dolciaria di Fossano, sulla Stampa. Aveva chiesto al governo di autorizzare gli spostamenti tra Comuni per l’acquisto di generi alimentari. “Questa piccola modifica è fondamentale per tutti noi, imprenditori, retailer ma anche per tutti i cittadini e i consumatori, che possono finalmente essere liberi di muoversi nel comune vicino per fare la spesa con più scelta, più convenienza, meno code e assembramenti”, ha detto Balocco.