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De Magistris attacca De Luca: “La Campania era in zona rossa già da un mese, distonia grave tra la sua narrazione e i dati empirici”

Non sono in polemica con il presidente della Regione e condivido l’appello alla coesione del Presidente della Repubblica. Non ho mai mancato di rispetto nei confronti di un’autorità, tra l’altro recentemente eletta con grande suffragio di popolo, e sono pronto a incontrarlo e a dialogare in qualsiasi momento, anche davanti agli insulti che hanno riguardato il governo, i bambini, il sindaco, Saviano“. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervenuto all’assemblea nazionale dell’Anci.

“Coesione però – ha aggiunto de Magistris – non significa mettere la testa sotto il cuscino. Abbiamo assistito a una distonia grave tra una narrazione sulla situazione in Campania e i dati empirici, che sono quello che raccontano le inchieste giornalistiche, i medici, gli infermieri, il personale del 118, i pazienti e i sopralluoghi che facciamo. La Campania da almeno un mese era in evidente zona rossa, per voce dello stesso presidente della Regione che aveva annunciato il lockdown regionale qualche ora prima della prima esplosione sociale, poi rientrato senza alcuna spiegazione. Ho chiesto più volte di partecipare all’Unità di crisi regionale e mi è stato detto che non posso, addirittura in Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, con il prefetto e le forze di polizia, ci stavamo occupando delle ambulanze insufficienti e se si trova ossigeno nelle farmacie e il presidente della Regione ci ha fatto recapitare una lettera nella quale diceva che non erano materie del Comitato”.