Nella corsa al vaccino anti-Covid oggi è di nuovo il turno di Pfizer-Biontech: l’azienda farmaceutica statunitense annuncia di far finito la fase 3 di sperimentazione e fa sapere che il suo candidato è “efficace al 95% e non produce effetti collaterali gravi“. La percentuale è ancora più alta rispetto alla prima stima del 90% fornita una settimana fa sulla base dei risultati intermedi. E soprattutto pone momentaneamente Pfizer sul gradino più alto del podio nella corsa mondiale: solo due giorni fa, il 16 novembre, Moderna dava il suo a un’efficacia al 94,5%.
L’azienda ha avviato accordi con l’Ue per 160 milioni di dosi e se la trattativa dovesse concludersi, Bruxelles arriverebbe al sesto contratto dopo quelli stipulati con le case farmaceutiche Curevac, AstraZeneca, Sanofi-GSK, Janssen Pharmaceutica e con la stessa Pfizer-BionTech, che oggi annuncia i suoi nuovi dati. Come rileva il New York Times, i numeri presentati da Pfizer sono frutto della prima serie di risultati completi di una sperimentazione in fase avanzata e hanno mostrato che il vaccino ha prevenuto le forme sia lievi che gravi di Covid-19 ed è risultato efficace pure sul 94% negli anziani, più vulnerabili allo sviluppo di Sars-Cov-2 grave e meno propensi a una piena risposta ad alcuni tipi di vaccini.
Pfizer, che ha sviluppato il potenziale vaccino con il suo partner BionTech, ha annunciato che le due aziende pensano di richiedere l’autorizzazione di emergenza alla Food and Drug Administration (Fda) americana “entro pochi giorni”: se la Fda lo autorizzerà, Pfizer ha spiegato che potrebbe avere fino a 50 milioni di dosi disponibili entro la fine dell’anno, e fino a 1,3 miliardi entro la fine del prossimo anno. Circa la metà della fornitura andrà negli Stati Uniti quest’anno, abbastanza per circa 12,5 milioni di persone (su 330 milioni). Gli americani riceveranno il vaccino gratuitamente, in base a un accordo da 1,95 miliardi di dollari che il governo federale ha raggiunto con Pfizer per 100 milioni di dosi. “I risultati dello studio segnano un passo importante in questo storico viaggio di otto mesi per un vaccino in grado di aiutare a porre fine a questa devastante pandemia”, ha dichiarato in una nota Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer.
La sperimentazione ha incluso quasi 44mila volontari. Pfizer e BionTech intendono ora pubblicare i risultati per la revisione su una rivista scientifica, processo che però può richiedere settimane o mesi. Oltre ai dati della sua sperimentazione clinica, il colosso si è detto pronta a presentare alla Fda americana due mesi di dati sulla sicurezza, oltre a documenti di produzione dettagliati che dimostrano che l’azienda può produrre costantemente lotti di alta qualità del suo vaccino. La Fda esaminerà i dati e chiederà a un gruppo esterno di esperti di valutare la domanda di autorizzazione, un processo che secondo il New York Times potrebbe richiedere settimane. Se il vaccino sarà autorizzato, si passerà a stoccaggio e somministrazione.