L'attore, durante la diretta Facebook su Il Fatto Quotidiano con Claudia Rossi e Andrea Conti, ha raccontato come è nato il nuovo libro “Io sono mio fratello”. Un fiume di ricordi, la storia di due fratelli tra dolore e sorrisi
Giorgio Panariello, durante la diretta Facebook de Il Fatto Quotidiano con Claudia Rossi e Andrea Conti, ha raccontato come è nato il suo nuovo libro “Io sono mio fratello”. È l’alba del 27 dicembre 2011 quando una chiamata stravolge completamente la vita di Giorgio Panariello. Suo fratello Franco, cinquant’anni appena compiuti, è morto la sera prima “tra le braccia gelide della strada che per troppo tempo era stata la sua compagna”. A nove anni da quella tragica notte, l’attore per la prima volta si racconta mettendo nero su bianco la storia che forse ha segnato maggiormente la sua vita, quella del rapporto con suo fratello.
“Mi sono preso del tempo per avere il giusto distacco dalle cose – ha raccontato Panariello durante l’intervista -, per raccogliere i ricordi e rimetterli insieme. Una storia complicata che non voleva essere una autobiografia né un ‘polpettone’ fine a se stesso. Ho detto tutto di me, cose che nemmeno avrei detto ad una psichiatra. Per riallacciare i nodi dei ricordi sono andato a riascoltare le canzoni dell’epoca e cercare nella mente le sfumature e le piccole cose che avrei dovuto scrivere. La musica è stata colonna sonora della mia vita anche perché lavoravo in radio. Questa è una storia d’amore, d’amicizia, di sorrisi e anche di dolore”.