“La migrazione è un tema complesso, ci sono tante preoccupazioni genuine da conciliare, come quelle dei Paesi alle frontiere esterne dell’Unione: l’Italia, la Grecia e la Spagna. Sono preoccupati che gli sforzi a gestire le migrazioni vadano ben aldilà delle loro capacità, hanno bisogno della solidarietà degli altri”. A dirlo è la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla Conferenza di alto livello sulla migrazione.

La presidente ha sottolineato come sia necessario un compromesso da parte dei Paesi per risolvere la questione, precisando che una soluzione per la migrazione che soddisfi tutti non esiste. Per un sistema di gestione della migrazione sul lungo termine, in linea con i valori europei, la Commissione europea ha approvato a fine settembre un nuovo patto sulla migrazione e l’asilo.

“Dobbiamo metterci d’accordo, venire incontro gli uni agli altri, discutere di compromessi. Dobbiamo riconoscere e prendere atto delle nostre differenze, ma dobbiamo cercare adesso di andare avanti, non possiamo farci bloccare“. La presidente von der Leyen ha ricordato come da sempre i fenomeni migratori siano “un fatto” per l’Europa e come continueranno a esserlo. “Se è ben gestita, l’immigrazione arricchisce le nostre società, porta nuovi talenti nei nostri Paesi se è ben gestita”, ha affermato.

Ma, in caso contrario, “ha il potenziale di dividerci tra di noi. E o sappiamo sulla base della nostre esperienze”. L’urgenza delle situazioni locali nei vari Stati deve far capire che non serve “combattere le battaglie di ieri“, ma è necessaria una “soluzione sostenibile, e ne abbiamo bisogno adesso – ha aggiunto – Lo dobbiamo ai migranti, lo dobbiamo ai rifugiati e ai nostri cittadini”, ha concluso von der Leyen.

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