“Non potevo credere che una maestra facesse certe cose”. Una dichiarazione quasi peggiore del caso in sé
L’ennesimo caso di revenge porn? Non è chiaro, in realtà, se ci fosse il movente della vendetta o se il materiale sia stato diffuso quando ancora i due si frequentavano, per puro intrattenimento al maschile. Si tratta delle immagini personali di una maestra d’asilo e di un suo video hard. È stato l’ormai ex fidanzato della ragazza a far girare con nonchalance le foto tra i compagni di squadra, senza il suo consenso, ovviamente.
Uno dei calciatori compari del maschio alfa in questione riconosce la maestra del figlio, coinvolge sua moglie che invia le foto ad altri genitori e corre a riferire l’accaduto alla dirigente scolastica. Quest’ultima convince la maestra (o la costringe? Questo sarà accertato in aula) a rassegnare le dimissioni, non risparmiandosi di diffondere pubblicamente le motivazioni della decisione, ormai già circolate tra genitori, colleghi e personale. La ragazza denuncia l’accaduto e oggi – più di due anni dopo, ndr – la procura di Torino ha disposto per l’ex fidanzato la messa alla prova con lavori socialmente utili e il risarcimento alla ventiduenne.
Sono emerse dichiarazioni forse ancor più disastrose del caso in sé. Gli avvocati dell’ex fidanzato hanno dichiarato di avere seri dubbi sul fatto che possa esserci un dolo, perché il gesto non era fatto per ferire. È ovvio, insomma. Come al solito è stata una svista, un errore di gioventù. Chissà come mai la stessa comprensione non è mai riservata alla donna coinvolta in casi di questo tipo: inviare una foto osé non è un fatto di libertà, o di gioventù, o di divertimento, di passione.
Se lo fai, sei semplicemente una zoccola e ti meriti le conseguenze. “Se si inviano certi video, si deve mettere in conto che qualcuno li divulghi”, ha dichiarato il marito della mamma 007 da cui il gossip è partito. Cioè, bisogna mettere in conto che qualcuno compia un reato? Dunque, se tengo dei gioielli in casa devo aspettarmi che qualcuno li rubi e se parcheggio la macchina su un viale devo calcolare che potrei non ritrovarla? È una presa di posizione impraticabile, basata sulla paura, che applichiamo e ammettiamo solo quando a farne le spese è il corpo femminile.
“Non potevo credere che una maestra facesse certe cose”, continua. E qui veniamo al punto che mi interessa di più. Non possiamo avere degli insegnanti un’immagine fuorviante e mistificata come quella emersa dalle parole dei protagonisti. Le maestre dovrebbero essere creature eteree e angeliche che vivono solo per la gioia di prendersi cura dei nostri figli? Niente storie d’amore, niente sesso, ma soprattutto niente foto.
Ci disturba che una persona vicina ai bambini possa avere una vita sessuale, perché siamo inorriditi – in generale – dal fatto che si parli di sessualità e affettività ai più piccoli, o davanti a loro. E invece, anche nel caso specifico della scuola dell’infanzia, tra gli obiettivi formativi previsti a livello internazionale c’è proprio il lavoro sul sé e sull’altro, sulla percezione dei corpi e la formazione del linguaggio. Seppur a livello embrionale, già dalla prima infanzia si può costruire un modo sano di rapportarsi ai compagni e alle compagne, comprendendone bisogni e necessità, facendo esperienza del proprio spazio e distinguendolo da quello altrui.
Qualche anno fa il leader leghista Matteo Salvinidisse: “Se una maestra parla di sesso a mia figlia, vado e le faccio una faccia così”. Per non considerare che, in generale, le destre etichettano l’educazione sessuale (che meriterebbe attenzione già dalla scuola primaria) come propaganda gender o cultura Lgbt. Sembra impossibile accettare due principi: il primo è che solo avviando con i più piccoli l’educazione alle differenze di genere e all’affettività si potrà avere una generazione preparata a gestire le relazioni rispettando la libertà dei propri partner.
Il secondo, ancora più ampio, è prendere atto del fatto che le donne possano condurre (e ci auguriamo che lo facciano) una sessualità serena e appagante, riempiendola con le abitudini che ritengono opportune e piacevoli. Anche se queste comprendono video e foto osé da mandare al proprio compagno o compagna.
Non è la libido a fare di una maestra una buona maestra. Cosa dicono, invece, di voi, le accuse che muovete a una donna per il solo fatto di vivere liberamente? Forse sarebbe il caso di incanalare il nostro sdegno verso il problema giusto: quello che vede un padre e una madre che ricevono le foto intime di un’altra persona totalmente incapaci di comprendere la gravità del gesto, decidendo di diffonderle, deriderle, giudicarle. È questo il modello di genitorialità – senza empatia né rispetto – su cui vogliamo sorvolare? Possiamo ancora educare i bambini, sono gli adulti che mi preoccupano.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Tweet invecchiati male: un sottosegretario alla giustizia che attacca i magistrati che lo condannano. E la Meloni sta con lui. Dalla Repubblica delle Banane è tutto". Lo scrive Matteo Renzi sui social postando un tweet di Andrea Delmastro del 2015 in cui scriveva: "Renzi contro la magistratura. Esiste qualcosa che non sappia di berlusconismo con 20 anni di ritardo? #figliodiberlusconi".
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.
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Eliana Cocca
Bioeticista
Diritti - 19 Novembre 2020
“Non potevo credere che una maestra facesse certe cose”. Una dichiarazione quasi peggiore del caso in sé
L’ennesimo caso di revenge porn? Non è chiaro, in realtà, se ci fosse il movente della vendetta o se il materiale sia stato diffuso quando ancora i due si frequentavano, per puro intrattenimento al maschile. Si tratta delle immagini personali di una maestra d’asilo e di un suo video hard. È stato l’ormai ex fidanzato della ragazza a far girare con nonchalance le foto tra i compagni di squadra, senza il suo consenso, ovviamente.
Uno dei calciatori compari del maschio alfa in questione riconosce la maestra del figlio, coinvolge sua moglie che invia le foto ad altri genitori e corre a riferire l’accaduto alla dirigente scolastica. Quest’ultima convince la maestra (o la costringe? Questo sarà accertato in aula) a rassegnare le dimissioni, non risparmiandosi di diffondere pubblicamente le motivazioni della decisione, ormai già circolate tra genitori, colleghi e personale. La ragazza denuncia l’accaduto e oggi – più di due anni dopo, ndr – la procura di Torino ha disposto per l’ex fidanzato la messa alla prova con lavori socialmente utili e il risarcimento alla ventiduenne.
Sono emerse dichiarazioni forse ancor più disastrose del caso in sé. Gli avvocati dell’ex fidanzato hanno dichiarato di avere seri dubbi sul fatto che possa esserci un dolo, perché il gesto non era fatto per ferire. È ovvio, insomma. Come al solito è stata una svista, un errore di gioventù. Chissà come mai la stessa comprensione non è mai riservata alla donna coinvolta in casi di questo tipo: inviare una foto osé non è un fatto di libertà, o di gioventù, o di divertimento, di passione.
Se lo fai, sei semplicemente una zoccola e ti meriti le conseguenze. “Se si inviano certi video, si deve mettere in conto che qualcuno li divulghi”, ha dichiarato il marito della mamma 007 da cui il gossip è partito. Cioè, bisogna mettere in conto che qualcuno compia un reato? Dunque, se tengo dei gioielli in casa devo aspettarmi che qualcuno li rubi e se parcheggio la macchina su un viale devo calcolare che potrei non ritrovarla? È una presa di posizione impraticabile, basata sulla paura, che applichiamo e ammettiamo solo quando a farne le spese è il corpo femminile.
“Non potevo credere che una maestra facesse certe cose”, continua. E qui veniamo al punto che mi interessa di più. Non possiamo avere degli insegnanti un’immagine fuorviante e mistificata come quella emersa dalle parole dei protagonisti. Le maestre dovrebbero essere creature eteree e angeliche che vivono solo per la gioia di prendersi cura dei nostri figli? Niente storie d’amore, niente sesso, ma soprattutto niente foto.
Ci disturba che una persona vicina ai bambini possa avere una vita sessuale, perché siamo inorriditi – in generale – dal fatto che si parli di sessualità e affettività ai più piccoli, o davanti a loro. E invece, anche nel caso specifico della scuola dell’infanzia, tra gli obiettivi formativi previsti a livello internazionale c’è proprio il lavoro sul sé e sull’altro, sulla percezione dei corpi e la formazione del linguaggio. Seppur a livello embrionale, già dalla prima infanzia si può costruire un modo sano di rapportarsi ai compagni e alle compagne, comprendendone bisogni e necessità, facendo esperienza del proprio spazio e distinguendolo da quello altrui.
Qualche anno fa il leader leghista Matteo Salvini disse: “Se una maestra parla di sesso a mia figlia, vado e le faccio una faccia così”. Per non considerare che, in generale, le destre etichettano l’educazione sessuale (che meriterebbe attenzione già dalla scuola primaria) come propaganda gender o cultura Lgbt. Sembra impossibile accettare due principi: il primo è che solo avviando con i più piccoli l’educazione alle differenze di genere e all’affettività si potrà avere una generazione preparata a gestire le relazioni rispettando la libertà dei propri partner.
Il secondo, ancora più ampio, è prendere atto del fatto che le donne possano condurre (e ci auguriamo che lo facciano) una sessualità serena e appagante, riempiendola con le abitudini che ritengono opportune e piacevoli. Anche se queste comprendono video e foto osé da mandare al proprio compagno o compagna.
Non è la libido a fare di una maestra una buona maestra. Cosa dicono, invece, di voi, le accuse che muovete a una donna per il solo fatto di vivere liberamente? Forse sarebbe il caso di incanalare il nostro sdegno verso il problema giusto: quello che vede un padre e una madre che ricevono le foto intime di un’altra persona totalmente incapaci di comprendere la gravità del gesto, decidendo di diffonderle, deriderle, giudicarle. È questo il modello di genitorialità – senza empatia né rispetto – su cui vogliamo sorvolare? Possiamo ancora educare i bambini, sono gli adulti che mi preoccupano.
SALVIMAIO
di Andrea Scanzi 12€ AcquistaArticolo Precedente
Assistenza per i malati psichiatrici, “il Covid ha dimostrato che le strutture residenziali sono inadeguate e va evitato l’isolamento”
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Giustizia & Impunità
Delmastro condannato a otto mesi per il caso Cospito. Le opposizioni: “Si dimetta”. Ma Meloni lo blinda: “Sconcertata da sentenza”. Schlein: “Parole eversive”
Mondo
Israele, 5 bombe sui bus: “Esplose in anticipo, erano vuoti”. I sospetti sui battaglioni della Cisgiordania. Hamas espone bare degli ostaggi
Cronaca
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Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Tweet invecchiati male: un sottosegretario alla giustizia che attacca i magistrati che lo condannano. E la Meloni sta con lui. Dalla Repubblica delle Banane è tutto". Lo scrive Matteo Renzi sui social postando un tweet di Andrea Delmastro del 2015 in cui scriveva: "Renzi contro la magistratura. Esiste qualcosa che non sappia di berlusconismo con 20 anni di ritardo? #figliodiberlusconi".
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Lo scontro tra i ministri Lollobrigida e Piantedosi sulla vicenda Bari conferma l’arroganza e lo scarso senso dello Stato di questa destra. Un esponente come Lollobrigida avrebbe preteso, fuori da ogni regola e ignorando il lavoro della Commissione di accesso, di imporre al Ministro dell’Interno lo scioglimento del Comune di Bari. Fin dall’inizio la destra si è comportata in questo modo, ma tutto ha dimostrato l’infondatezza di queste accuse e manovre, il lavoro importante contro le mafie svolto da sindaco De Caro e presidente Emiliano. Non può essere che un ministro come Lollobrigida si comporti in questo modo. Chiameremo il Governo a risponderne”. Così il capogruppo Pd in commissione Antimafia Walter Verini.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Il sottosegretario alla giustizia Delmastro, condannato a otto mesi di carcere per rivelazione di segreto d’ufficio e un anno di interdizione dai pubblici uffici, ha dichiarato di non volersi dimettere. È senza vergogna. Se ne vada e lo faccia il prima possibile. Le istituzioni sono una cosa seria, non la proprietà privata di qualcuno”. Così sui social Antonio Misiani della segreteria del Partito Democratico.
Milano, 20 feb. (Adnkronos) - I carabinieri hanno raccolto tutte le dichiarazioni rese dagli staff e direttamente dagli imprenditori contattati dal gruppo di truffatori che usando il nome del ministro della Difesa Guido Crosetto hanno tentato raggiri milionari. La banda ha contattato almeno una decina delle famiglie più note e ricche in Italia, tra cui Massimo Moratti (l'unica vittima che ha denunciato il raggiro subito), Marco Tronchetti Provera, esponenti delle famiglie Beretta, Del Vecchio, Caprotti e Della Valle, lo stilista Giorgio Armani.
Una volta sentiti dai militari non tutte le persone che hanno risposto alle telefonate del finto ministro o del sedicente generale hanno deciso di sporgere denuncia. La procura di Milano che indaga sulle truffe sta proseguendo il lavoro sul fronte internazionale, per capire i movimenti bancari del denaro recuperato, mentre restano due gli indagati stranieri per associazione per delinquere finalizzata.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - "Delmastro è sottosegretario alla Giustizia, la sua condanna è grave già solo per questo. In più questa condanna arriva perché ha usato i suoi attuali poteri di sottosegretario per manganellare l'opposizione in Parlamento rivelando informazioni che non potevano essere rivelate. C'è un evidente e gigantesco problema politico. Non può restare al suo posto, è inaccettabile". Così Anna Ascani, Vicepresidente della Camera e deputata dem, intervenendo a Metropolis.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - “Senza disciplina. Senza onore. Doveva dimettersi ben prima, a prescindere dalla condanna. Ogni minuto di permanenza in carica di Delmastro è un insulto alle istituzioni”. Così sui social Peppe Provenzano della segreteria del Partito Democratico.
Roma, 20 feb. (Adnkronos) - Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto nel pomeriggio al Quirinale, in separate udienze, per la presentazione delle Lettere Credenziali, i nuovi Ambasciatori: S.E. Vladimir Karapetyan, Repubblica di Armenia; S.E. Roberto Balzaretti, Confederazione Svizzera; S.E. Francella Maureen Strickland, Stato Indipendente di Samoa; S.E. Amb. Matthew Wilson, Barbados; S.E. Augusto Artur António da Silva, Repubblica della Guinea Bissau; S.E. Noah Touray, Repubblica del Gambia; S.E. Richard Brown, Giamaica. Era presente il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli. Si legge in una nota del Quirinale.