Vendevano farmaci contro il Covid-19 non autorizzati dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Per questo il Comando Carabinieri per la tutela della salute (Nas) ha oscurato 20 siti web. Con questi provvedimenti, salgono a 112 i siti online chiusi dal Nas nell’attività di controllo sull’emergenza sanitaria.
Sui siti venivano messi in vendita medicinali a base degli anti-malarici clorochina e idrossiclorochina, e degli antivirali lopinavir e ritonavir. Tutti principi attivi per i quali l’Aifa, in una nota del luglio 2020, ha sospeso l’autorizzazione all’utilizzo per il trattamento del Covid-19, “al di fuori degli studi sperimentali clinici”, avverte la nota del Nas.
I Nas hanno ribadito che la vendita e l’acquisto di medicinali con obbligo di prescrizione attraverso internet sono sempre vietati dalla legge italiana. Inoltre sono estremamente pericolosi per la salute, dato che non si ha conoscenza della reale composizione dei farmaci, delle corrette modalità di produzione e conservazione, né degli effetti indesiderati che la loro assunzione può causare. Per quanto riguarda la cura del Covid-19, i carabinieri hanno rinnovato l’invito ad attenersi solamente alle indicazioni fornite dagli organi ufficiali.
La vendita e la pubblicità dei medicinali senza obbligo di prescrizione, invece, possono essere effettuate su internet solamente su siti di farmacie e su esercizi autorizzati, il cui elenco è consultabile sul sito del ministero della Salute (www.salute.gov.it). I siti autorizzati sono anche riconoscibili attraverso il logo identificativo nazionale, che – ricordano i militari nella nota – deve essere chiaramente visibile su ogni pagina del sito dedicata ai medicinali.