Da gennaio 2020 era ricoverata al Bambino Gesù a Roma. La mamma racconta: “Non so se è stato il Covid, ci hanno detto che i trapianti erano diminuiti per questo problema. Ci speravamo proprio nel trapianto"
Aspettava un cuore e un polmone nuovi. Non sono arrivati in tempo e Ines Frassinetti, 14enne marchigiana, non ce l’ha fatta. Se n’è andata lo scorso 29 ottobre dall’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, dove ha passato il suo ultimo anno di vita. Affetta dalla sindrome di Vacterl, che comporta malformazioni a diversi organi, la ragazza ha trascorso la sua esistenza facendo avanti e indietro per i policlinici. Sono stati quaranta gli interventi chirurgici subiti in quattordici anni di vita.
Sempre solare e sorridente, Ines è stata una vera guerriera. Chi l’ha conosciuta la ricorda per la sua gioia di vivere e il suo altruismo. “La sua voglia di vivere era immensa, non si fermava mai. Durante i tanti ricoveri in ospedale passavano da lei perché si alzava col sorriso e faceva ciò che doveva col sorriso”, ha raccontato la mamma. Ines non ha mai mollato un solo istante. Attendeva il trapianto “come una regina attende il suo re”. Lo canta anche in una canzone dedicata proprio al dono del trapianto: l’aveva scritta in ospedale, dove aveva trasformato la sua stanza in un “laboratorio”. Il video del brano, dove la ragazza canta assieme a due infermieri, ha superato le 225mila visualizzazioni.
Da gennaio 2020 era nella struttura del Gianicolo a Roma. La mamma racconta: “Non so se è stato il Covid, ci hanno detto che i trapianti erano diminuiti per questo problema. Ci speravamo proprio nel trapianto -conclude – avrei voluto che avesse per quello che si poteva una vita normale come i coetanei, è un peccato che non sia accaduto. Ma la sua storia mi piacerebbe si trasformasse in speranza e in una lezione. Per ricordare che nonostante tutto la vita è bella”.