Popoli non è solo il plurale di un sostantivo. Popoli è anche un paese. Dove si trova Popoli? Probabilmente nessuno di voi lo sa. E non lo sapevo nemmeno io prima di incontrare Paolo Fiorucci e la sua meravigliosa storia di resistenza letteraria.

Popoli si trova in Abruzzo, in provincia di Pescara. Nell’entroterra che continua a perdere abitanti. Un meraviglioso borgo a ridosso delle montagne. Qui, dove la gente spesso scappa verso la città, Paolo Fiorucci ha deciso di aprire una libreria. Paolo ma sei sicuro? Ha senso? Chi legge a due passi dal Parco Naturale Regionale Sirente-Velino? Paolo non è scappato dalla sua terra, non ha strappato le sue radici: è rimasto e ha deciso di animare la sua provincia. In via Cavour 23 ha aperto una libreria. O meglio, 12 metri quadri di magia con insegna in legno come le vecchie botteghe.

La sua libreria sorge in un posto incredibile. Sulla scalinata che porta alla chiesa della Santissima Trinità. Edificio barocco del Settecento ricco di affreschi. La sua libreria sorge ad un passo dalle terme e dal fiume Aterno-Pescara, dove ancora ci sono le trote ed è possibile vedere il Tuffetto. Bene, direte voi, in Italia esistono un sacco di librerie nei borghi, niente di particolare. E invece vi sbagliate. Perché in Italia, anzi in Europa, esiste un solo “Libraio di Notte” e quello è Paolo Fiorucci, trentenne coraggioso.

“Il Libraio di Notte” è il nome della sua libreria. Paolo prima di fare il libraio faceva il portiere in una struttura alberghiera del posto e aveva moltissimo tempo a disposizione, che da studioso di Lettere utilizzava leggendo. Paolo ha raccolto nel tempo libri usati, testi rari, ha creato rapporti con case editrici indipendenti italiane e ha realizzato il suo sogno all’incontrario. Aprire dove la gente non abita più. Salire sulla montagna. Aprire una saracinesca.

La sua libreria apre il pomeriggio e chiude la notte. Avete capito bene, di notte. Immaginatevi, che figata, andare dopo cena in libreria e comprare un buon libro da leggere prima di dormire. Immaginatevi Popoli di notte, l’aria fresca estiva e la suggestione delle luci d’inverno. Immaginatevi Paolo seduto davanti alla sua libreria che legge, Paolo cercatore di libri rari, prime edizioni e non solo. Paolo organizza anche festival ed eventi nella sua terra, o meglio nel suo entroterra. Eventi per animare comunità assopite dagli abbandoni dei giovani che fuggono.

Paolo da un po’ di mesi è entrato a far parte della casa editrice NEO edizioni, curerà gli aspetti commerciali. Paolo è un talento italiano nascosto, forse l’unico libraio italiano ad avere una sezione di “Abruzzesistica”, dedicata ai meravigliosi scrittori nati tra le montagne e il mare. Le storie come quella di Paolo vanno raccontate, sostenute e promosse. E se proprio, come me, vi siete innamorati di questa idea, non condividete questo post, questo articolo, ma comprate un libro da Paolo. Le botteghe, quelle vere, quelle di paese, quelle arroccate, non si commemorano quando falliscono e chiudono; si amano e sostengono quando hanno la saracinesca aperta, soprattutto se resistono fino alle 10 di sera.

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