Dalla Francia alla Germania, in Europa la curva dei contagi procede verso una stabilizzazione. Non è così negli Stati Uniti, il Paese più colpito in termini assoluti dalla pandemia di Covid, che solo nelle ultime 24 ore ha registrato 142.732 casi, un numero che risente del calo domenicale delle registrazioni, mentre i morti sono 921. Negli ultimi sette giorni c’è stato un record di 1,2 milioni di infezioni, con una media di 170mila al giorno. Numeri che preoccupano anche in vista del Thanksgiving Day, giorno tradizionalmente dedicato alle riunioni famigliari. Riunioni che le autorità quest’anno scoraggiano fortemente. Sono già tre milioni le persone contagiate negli Stati Uniti nel mese di novembre, che ancora non è finito, sottolinea la Cnn. Ci sono 33 stati con infezioni in crescita, con New Mexico, Kansas, Virginia e Louisiana che hanno un aumento superiore del 50% rispetto alla settimana precedente. Solo tre stati hanno visto diminuire i contagi.
Guardando all’Europa, al centro c’è la stagione invernale, tra restrizioni e decisioni sugli impianti sciistici in vista delle festività. In Germania, che registra oltre 10mila casi nelle ultime 24 ore, i Land sono intenzionati a prolungare il lockdown-light fino al 20 dicembre. Una linea che sarà al centro dell’incontro di mercoledì con la cancelliera Merkel. L’Inghilterra guarda alla fine del lockdown nazionale del 2 dicembre, che sarà però sostituito da uno schema complessivamente rafforzato di restrizioni parziali locali – graduate territorio per territorio a seconda dei dati – rispetto al periodo precedente. Cresce invece la preoccupazione in Svezia, che ha optato per un approccio molto dibattuto nel gestire la pandemia: in un raro discorso televisivo, il primo ministro Stefan Lofven ha esortato i suoi connazionali a fare tutto il possibile per combattere la diffusione del contagio, che “è in aumento”, perché “la salute e le vite delle persone sono ancora in pericolo”. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che a gennaio sarà lanciato un piano di vaccinazione nazionale contro il Covid-19 mentre la Russia tocca il record di più di 25mila casi in un solo giorno e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la sua guarigione da Covid-19.
Germania – Sono 10.864 i nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, per un totale di 929.133 casi. Altre 90 le vittime riconducili al Covid-19, mentre il totale dei decessi sale a 14.112. I Land tedeschi, secondo quanto risulta da una bozza di cui ha preso visione Handelsblatt e di un documento citato da Dpa, sono intenzionati a prolungare il lockdown-light fino al 20 dicembre: è in previsione della riunione di mercoledì prossimo 25 novembre tra i Land e la cancelliera che farà il punto sulle misure anti-covid in Germania. Il 15 dicembre è prevista un’ulteriore incontro per decidere come proseguire. La ragione del prolungamento delle misure è dovuto ad una curva epidemica al momento stabilizzata ad un livello troppo alto per essere sostenibile nel lungo periodo. Tra le misure anticipate che saranno discusse alla prossima riunione c’è l’obbligo di mascherina a scuola, tranne che alle elementari.
Inghilterra – Dopo il 2 dicembre ci sarà un alleggerimento dello scenario, con ok alla riapertura di negozi non essenziali e palestre (se garantito il distanziamento fra le persone e l’uso obbligato della mascherina al chiuso), oltre che di ristoranti e pub: questi ultimi con ripristino del coprifuoco alle 22 in vigore a ottobre come orario limite per le ultime ordinazioni, ma con diritto a rinviare la chiusura alle 23 per consentire agli avventori di consumare ciò che si sia già ordinato. Le nuove norme accompagneranno il Regno fino al periodo di Natale: periodo per il quale il governo Johnson ha concordato ieri con quelli locali di Scozia, Galles e Irlanda del Nord uno schema ad hoc valido per l’intero Regno Unito che dovrebbe prevedere un ulteriore rilassamento limitato a 5 giorni festivi in cui i contatti familiari torneranno a essere autorizzati fra nuclei non conviventi. Sebbene con un tetto massimo di persone e la precisazione di vari ministri che comunque “non sarà un Natale del tutto normale”.
Spagna – Il vaccino, ha detto il premier, sarà somministrato in 13mila località di tutta la Spagna e “una parte molto consistente della popolazione” potrà essere vaccinata nella prima metà del prossimo anno. Sanchez ha sottolineato che il tasso cumulativo di casi di 14 giorni in Spagna per 100mila abitanti è sceso sotto quota 400. Il Paese ha intanto iniziato a richiedere un test PCR negativo al coronavirus alla maggior parte delle persone che arrivano sul territorio nazionale per via aerea o via mare. La misura copre gli arrivi da 65 paesi, compresa la maggior parte dell’Unione europea. Nel frattempo, la Catalogna ha allentato alcune delle rigide restrizioni su bar e ristoranti e sugli eventi culturali, che aveva introdotto a metà ottobre. Sebbene rimanga il coprifuoco dalle 22 alle 6, i bar e i ristoranti catalani possono avere clienti fino al 30% di capacità all’interno dei locali e i luoghi culturali possono funzionare al 50% della capacità.
Svezia – In un raro discorso televisivo domenica sera, Lofven ha detto che “la realtà è esattamente quella, dura e brutale”, ed “è assolutamente necessario” agire. “Uno sconosciuto che infetti potrebbe ammalarsi gravemente. Un amico che infetti potrebbe aver bisogno di cure. Un nonno che infetti potrebbe morire”, ha detto il premier, “queste sono le persone per le quali devi mostrare risolutezza, autodisciplina e senso di responsabilità”. La Svezia ha optato per un approccio molto dibattuto nel gestire la pandemia, mantenendo aperti ampi settori della società e basandosi principalmente sulle raccomandazioni di mantenere le distanze sociali. In autunno, il Paese ha registrato un rapido aumento di nuovi casi e la pressione sui servizi medici ha spinto il governo a decidere misure più severe, incluso un divieto nazionale alla vendita di alcol dopo le 22. in bar e ristoranti. Vietate anche le riunioni pubbliche di più di otto persone. In tutto ci sono state 201mila infezioni e 6.340 decessi. Numeri in proporzione molto più alti rispetto a quelli di Danimarca, Norvegia e Finlandia.
Russia – Ha registrato un nuovo record di contagi da Covid-19, con 25.173 casi diagnosticati nelle ultime 24 ore, 6.866 dei quali nella capitale Mosca. Lo hanno riferito le autorità sanitarie russe, secondo cui è di oltre 2,1 milioni di infezioni il bilancio nazionale dall’inizio della pandemia. Rispetto a ieri si contano anche 361 decessi nelle ultime 24 ore, per un totale di 36.540.