Dubbi su come sono stati eseguiti i tamponi, sulla qualifica del personale e anche sulla provenienza dei test, per la quale gli inquirenti non escludono la criminalità organizzata. Sotto indagine ci sono i tamponi rapidi fatti ad alcune squadre di calcio, tra cui il Monza di Silvio Berlusconi, dal dottor Cristiano Fusi, noto medico sportivo di importanti società.

Per questo la Procura di Milano ha aperto un’inchiesta sul corretto approvvigionamento ed esecuzione dei tamponi rapidi, nella quale Fusi risulta indagato per esercizio abusivo della professione medica. Le pm Silvia Bonardi e Alessandra Cerreti della Dda stanno indagando anche su alcuni test eseguiti a calciatori del Monza calcio che potrebbero essere stati fatti da personale non qualificato. Le indagini, coordinate dalla Dda e affidate ai carabinieri del Nas e alla Guardia di Finanza, hanno portato questa mattina alla perquisizione dell’abitazione di Fusi, dei suoi studi professionali e della sua auto. Sono anche stati acquisiti documenti utili alle indagini presso la clinica Zucchi di Monza, dove Fusi è Responsabile dell’Unità Operativa di Riabilitazione Specialistica, e presso la clinica Madonnina, dove ha uno studio professionale.

Secondo l’ipotesi investigativa, i presunti tamponi irregolari agli sportivi sono stati eseguiti negli ultimi mesi, in particolare dall’estate in poi, da personale non qualificato. Ma la Dda indaga anche su tutti i passaggi per l’approvvigionamento dei tamponi, passando per l’esecuzione dei test, per i laboratori di analisi dove sono stati processati fino al rilascio dei certificati ai calciatori. Uno degli obiettivi delle indagini è quello di accertare se dietro a questo presunto giro di test irregolari possa esserci l’ombra della criminalità organizzata.

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